Anime giapponesi per spiegare il galateo in metro a Los Angeles. VIDEO

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Super Kind, l'eroina della campagna "Metro Manners", interpretata dall'attrice Anna Akana (foto: video Youtube)
Super_Kind

Si tratta della campagna "The Metro Manners": una serie di tre video dal titolo "Super Kind" per spiegare quali dovrebbero essere i comportamenti corretti da seguire sui mezzi pubblici

La metropolitana di Los Angeles ha lanciato nei giorni scorsi la campagna "The Metro Manners" per sensibilizzare le persone sul corretto comportamento da tenere sui mezzi pubblici, attraverso una serie di tre video dal titolo "Super Kind", ispirati allo stile degli anime giapponesi.

Le buone maniera insegnate con gli anime

I tre video, diretti da Mike Dahalquist, un musicista e personalità nota su Youtube, hanno come protagonista l'attrice Anna Akana che veste i panni dell'eroina "Super Kind", personaggio che sembra ispirarsi a quello di Sailor Moon, la celebre guerriera della Luna nella serie giapponese. Super Kind se la deve vedere con una creatura di nome "Rude Dude". L'idea è quella di sensibilizzare le persone, in un modo inedito, sui comportamenti corretti da seguire in metro e su tutti i mezzi pubblici gestiti dalla società di Los Angeles, una sorta di vero e proprio galateo raccontato con lo stile tipico dei cartoni animati giapponesi.

Lasciare liberi i passaggi

Nel primo video Rude Dude occupa uno spazio di passaggio della metropolitana con la propria bici. L'idea di questa clip è di sottolineare l'importanza di lasciare liberi i passaggi sui mezzi pubblici per garantirne la sicurezza, evitando di ostruirli con oggetti ingombranti.

Non mangiare sui mezzi pubblici

Nel secondo video, il nemico di Super Kind mangia sulla metro sporcando i sedili e creando disagio agli altri passeggeri. I mezzi pubblici, come spiegato con una canzone nella clip, vanno mantenuti sempre in ordine e puliti.

Non monopolizzare i posti a sedere

Infine, nell'ultimo video, si parla dei posti a sedere e della necessità di non occuparli indiscriminatamente, consentendo anche ad altre persone, in particolare anziani e categorie più deboli, di sedersi.

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