Trump verso l'annullamento dell'accordo nucleare con l'Iran
MondoLo scrive il Washington Post citando fonti vicine alla Casa Bianca. Il presidente americano starebbe pensando a una nuova strategia. Il capo dell'Agenzia atomica di Teheran: "Il patto non è rinegoziabile"
Il presidente americano Donald Trump intende annunciare la prossima settimana che non rispetterà l'accordo nucleare con l’Iran ratificato dal predecessore Barack Obama. Secondo Trump l’intesa con l’Iran non sarebbe nell' interesse degli Usa, così passerà la palla al Congresso. Lo scrive il Washington Post, citando persone informate sulla strategia emergente della Casa Bianca per l'Iran.
Strategia allo studio
Trump dovrebbe tenere un discorso presumibilmente il 12 ottobre, illustrando una più ampia strategia per fronteggiare il Paese che secondo il presidente degli Usa sponsorizza il terrorismo e destabilizza la regione mediorientale.
Possibili nuove sanzioni
La mossa di Trump sarebbe il primo passo di un processo che eventualmente potrebbe portare a nuove sanzioni Usa contro l'Iran, che di fatto farebbero crollare l'accordo internazionale che dal 2015 ha limitato le attività nucleari di Teheran.
Il capo dell'Agenzia atomica iraniana: accordo non rinegoziabile
"Se gli Usa lasciano l'accordo sul nucleare e gli altri fanno altrettanto, l'accordo sarà finito. Ma se lo faranno solo gli Usa, il nostro comitato di monitoraggio dell'accordo prenderà una decisione in proposito". Parole di Ali Akbar Salehi, capo dell'Agenzia atomica iraniana (Aeoi), intervistato dalla tv pubblica iraniana (Irib), prima delle indiscrezioni del Washington Post sull'annuncio che Trump dovrebbe fare la prossima settimana sull'accordo. Salehi è in Italia da oggi per sei giorni dove parteciperà alla ventesima Conferenza internazionale sulla sicurezza nucleare in programma il 9 e 10 ottobre all'Accademia dei Lincei. "Abbiamo sottolineato più volte che l'accordo non è rinegoziabile. Alcune (parti) lo vorrebbero fare dal punto di vista tecnico, ma non è rinegoziabile", ha aggiunto Salehi, sottolinendo che della stessa opinione sono anche la Russia, la Cina e la rappresentante per la politica Ue Federica Mogherini.