Bangladesh: si rovescia barcone di profughi Rohingya, decine i morti

Mondo

28 set 2017 - 19:43

Pescatori Rohingya in Bangladesh (foto d'archivio, Getty Images)

La polizia locale ha fatto sapere di aver recuperato 15 cadaveri, tutti di donne o bambini. A bordo dell’imbarcazione, secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, c’erano 130 persone. Il bilancio delle vittime potrebbe salire. Gli Usa: pulizia etnica

Un barcone con a bordo decine di profughi Rohingya in fuga dalla Birmania si è rovesciato a pochi metri dalla spiaggia, al largo di Cox's Bazar, in Bangladesh. La polizia locale ha fatto sapere di aver recuperato i corpi senza vita di 15 persone, tutti di donne o bambini, ma si teme che il bilancio possa aumentare considerevolmente. Secondo alcuni tra i 17 sopravvissuti citati da Al Jazeera, infatti, la barca trasportava "oltre 100 persone". Una stima confermata dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) del Bangladesh, secondo la quale a bordo ci sarebbero state 130 persone.

I soccorsi

Sulla spiaggia di Inani, il tratto di costa a sud di Cox's Bazar, sono accorsi tempestivamente i soccorsi tra cui ambulanze, polizia e vigili del fuoco, oltre agli abitanti della zona che, armati di torce, hanno dato il loro supporto alle operazioni di salvataggio.

Oltre mezzo milione i profughi in Bangladesh

I Rohingya sono un gruppo etnico di fede musulmana che risiede principalmente nel nord dello stato birmano del Rakhine. Il 25 agosto 2017, però, nella regione sono esplose violente tensioni tra la maggioranza buddista dei Birmani e la minoranza musulmana, provocando circa mille morti. Da allora, secondo le Nazioni Unite, 501.800 profughi Rohingya hanno lasciato il Paese cercando rifugio in Bangladesh.

Gli Usa: è pulizia etnica

Intanto l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, è intervenuta sul caso dei Rohingya durante la riunione del Consiglio di Sicurezza: "Le autorità birmane - ha detto - stanno portando avanti una campagna brutale di pulizia etnica contro la minoranza" dei Rohingya.