Il presidente statunitense avrebbe deciso di abbassare il numero di persone con lo status di rifugiato in ingresso negli States. Nell’ultimo anno di Obama erano 85mila. Il tycoon ha poi attaccato NYTimes, Washington Post e anche Facebook: “È contro di me da sempre”
Il presidente statunitense Donald Trump ha deciso di ridurre a 45 mila il numero massimo dei rifugiati ammessi negli Stati Uniti nel prossimo anno fiscale. La notizia è stata rivelata ai media Usa da tre funzionari dell’amministrazione. Il Dipartimento di Stato ha raccomandato a Trump di arrivare ad una quota massima di 50mila rifugiati, mentre il Dipartimento di Sicurezza Interna aveva chiesto che il numero si fermasse a 40 mila.
Con Obama erano 85mila
Il nuovo tetto che verrà fissato dalla Casa Bianca sarà la soglia più bassa da quando il programma per i rifugiati è stato istituito nel 1980. Durante la presidenza di George W. Bush, dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, il numero effettivo degli ingressi fu anche più basso, sotto quota 30mila. Nell'ultimo anno di mandato di Barack Obama erano state 85mila le persone con lo status di rifugiato ammesse negli Stati Uniti.
Trump attacca Facebook e giornali
Intanto il presidente Usa è tornato ad attaccare su Twitter. Questa volta il bersaglio è Facebook, che secondo lui è “stato sempre anti-Trump, ma la gente è con me". Il tycoon ha anche puntato il dito per l’ennesima volta contro il New York Times e il Washington Post accusandoli di veicolare “fake news” che lo riguardano e chiedendosi se ci sia una “collusione”.
Trump: su Obamacare lavorerò con Dem
Ieri i repubblicani sono stati di nuovo sconfitti pesantemente sulla riforma sanitaria. Al Senato mancano i voti per cancellare l’Obamacare, una delle promesse principali della sua campagna elettorale. Ora Trump ha lanciato un ultimatum al suo partito: "Se fallirete nell'abolire l'Obamacare lavorerò per un compromesso con i democratici". Un accordo con gli avversari già cercato di recente sulla questione dei Dreamers.