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Macron alla Sorbona: "Rifondiamo l'Ue, non cedo a chi promette odio"

Mondo
Foto Ansa

All'università parigina il discorso del presidente francese sulla nuova Europa. Fra gli obiettivi anche una procura antiterrorismo e un ufficio europeo dell'asilo. Proteste degli studenti al suo arrivo all'ateneo

"Non cederò nulla a chi promette odio, divisione, ripiegamento nazionale". È questa la promessa fatta dal presidente francese, Emmanuel Macron, in occasione del suo discorso sulla nuova Europa alla Sorbona di Parigi. Il presidente ha anche lanciato un appello per "rifondare un'Europa sovrana, unita e democratica" definendo quella attuale come "troppo debole, lenta e inefficace". Il futuro che Macron spera per l'Unione è quello in cui gli Stati membri metteranno le loro risorse in comune per gestire diversi ambiti: dalla lotta al terrorismo fino alla crisi migratoria.

Verso una "forza di intervento militare comune"

Macron ha voluto subito affrontare il tema della sicurezza che secondo lui è la prima delle condizioni per vivere insieme in Europa. "Dobbiamo lottare contro l'insicurezza, contro il terrorismo sul web e i cyberattacchi", ha detto, proponendo di "accogliere negli eserciti nazionali militari di ogni altro Paese europeo", a iniziare da quello francese. Il presidente, inoltre, ha anche proposto la creazione di una "forza di intervento militare comune" in Europa, per un "bilancio della difesa condiviso" fra i partner europei, in dieci anni.

Terrorismo, arriva la proposta di una "procura europea"

Gli sforzi degli Stati membri europei andranno anche uniti nella lotta al terrorismo. Per questo Macron ha chiesto oggi la creazione di "una procura europea antiterrorismo", così da "poter agire insieme" nelle fasi che vanno "dalla prevenzione alla repressione" del fenomeno. 

Nel 2018 un ufficio europeo dell’asilo

L’inquilino dell’Eliseo è poi tornato ad affrontare la questione della crisi dei migranti. Il suo piano prevede che nel prossimo anno "venga costituito un vero ufficio europeo dell'asilo per accelerare e armonizzare le nostre procedure". "Non è una crisi, è una sfida a lungo termine", ha ricordato Macron sulle migrazioni. "Il nostro destino è legato a quello del Medio Oriente e dell'Africa. Dobbiamo integrare realmente e accogliere quelli che hanno diritto all'asilo", ha ribadito il presidente, che ha avvertito: "Fin quando lasceremo i nostri partner sommersi senza aiutarli a difendere le frontiere, fin quando saremo incapaci di organizzare il ritorno migranti senza diritto all'asilo, mancheremo di umanità".

Contro i nazionalismi: "Sfruttano le paure"

A due giorni dal voto tedesco, con l'entrata nel parlamento del partito populista dell’Afd, Macron non ha dimenticato un affondo contro i nazionalismi che "sfruttano con cinismo le paure dei popoli". "Per troppo tempo abbiamo pensato che il passato non potesse mai ripetersi", ha ricordato, ribadendo che secondo lui i nazionalismi possono ancora "vincere", perché "abbiamo creato le condizioni della loro vittoria, lasciando insinuare il dubbio, dimenticando di difendere l'Europa". 

Le contestazioni degli studenti 

Ad attendere Macron all’università parigina anche fischi, slogan e qualche fumogeno. Durante la contestazione, avviata da alcune centinaia di studenti, si è sentito anche un coro che urlava "Macron vattene, l'università non è tua". La protesta ha costretto la polizia a disporre transenne intorno all'ingresso principale della Sorbona e i celerini hanno fatto indietreggiare gli studenti che hanno srotolato uno striscione enorme con la scritta "tagli, jobs act XXL, benvenuti nel macronismo", e che hanno gridato "Noi da nessuna parte, Macron dappertutto".

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