Dopo il risultato elettorale i socialdemocratici hanno deciso di tornare all'opposizione. Ora la Cancelliera dovrà dare il via a lunghe trattative con gli unici possibili alleati: i Verdi e i liberali della Fdp
Tutti i punti che dividono Verdi e liberali
Un alleanza tutt'altro che facile, visti i numerosi punti di contrasto tra ecologisti e liberali. A unirli solo l'intenzione di maggiori investimenti nella pubblica istruzione e la tutela della privacy dei cittadini. Per il resto sono divisi sulla politica energetica (la Fdp considera i combustibili fossili come irrinunciabili), su quella fiscale (i Verdi vogliono tassare i redditi più alti, la Fdp tagliare le tasse tout-court), sull'immigrazione (con i Verdi che sono contrari ai respingimenti, la Fdp che è a favore in caso di paesi non a rischio), Europa (i liberali sarebbero a favore di un'uscita della Grecia dall'Euro). Posizioni distanti che dovranno trovare un punto in comune anche rispetto a quanto vuole la Cdu e il suo alleato bavarese Csu.
Verdi: "Saranno colloqui difficili"
"Ci saranno colloqui difficili, faremo soltanto quello in cui crediamo" ha detto riguardo alle trattative Katrin Göring-Eckhardt, candidata di spicco per il partito ecologista. "Non vogliamo andare al governo solo per il gusto di farlo" ha poi aggiunto Cez Ozdemir, esponente di spicco dei Verdi fissando tre paletti irrinunciabili: protezione dell'ambiente, giustizia sociale e una politica a favore dell'Europa.
Elettori contrari a coalizione Giamaica
Secondo un sondaggio una coalizione Giamaica non trova neanche un grande sostegno tra gli elettori dei partiti coinvolti. Tra i sostenitori della Cdu/Csu solo il 31% è a favore, tra i liberali il 42% e tra i Verdi il 38%.