Terremoto in Messico, scossa di magnitudo 7.1: oltre 200 vittime

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L'epicentro nella regione di Puebla, a 10 chilometri di profondità. Panico a Città del Messico, dove sono crollati decine di edifici tra cui una scuola: muoiono in 32, 14 i bimbi salvati. Si scava tra le macerie. 4 milioni di persone al buio.

Continua a salire il bilancio delle vittime della violentissima scossa di terremoto, di magniduo 7.1, che ha sconvolto ieri il Messico. I morti sono oltre 200.

Crolli a Città del Messico

Panico a Città del Messico, dove il sisma ha scosso violentemente palazzi e abitazioni. Sono almeno 27 le palazzine crollate a causa del terremoto, ha detto il presidente messicano Enrique Pena Nieto. Un edificio è crollato a causa del terremoto a Condesa, un quartiere centrale. "Ho visto cadere il palazzo, è molto alto, c'è molta gente dentro, non capisco perchè non arrivino aiuti", ha detto alla tv messicana una donna che vive davanti alla costruzione distrutta. Si registrano anche numerosi incendi. Circa 2 milioni di persone su un totale di circa 20 milioni sono senza elettricità. Un treno della metropolitana della città è deragliato, ma non ci sarebbero vittime.

Bambini intrappolati in una scuola

La scuola Enrique Rebsamen, nella zona di Coyoacan, è completamente crollata per il terremoto. "Per favore, silenzio!Stiamo lavorando per salvare i piccoli!": questo il grido dei responsabili della protezione civile messicana sul luogo. Secondo l'ultimo bilancio, sono 32 i bambini rimasti vittime del crollo.

Danni allo stadio Azteca

Secondo il quotidiano 'Estadio Deportes' danni anche allo stadio Azteca, dove si giocò la finale del Mondiale 1986 tra Germania e Argentina. 'Estadio Deportes' pubblica foto di lesioni alle travi che cingono un anello dell'impianto sportivo. Alcune fonti riferiscono del crollo parziale della sede dell'Istituto Tecnologico di Monterrey, tra i principali atenei del paese, nell'esclusivo quartiere di Santa Fe nella capitale. 

Stop al traffico aereo verso la capitale

Il traffico aereo verso l'aeroporto internazionale di Città del Messico, distante 123 chilometri dall'epicentro, è stato bloccato dopo il sisma di magnitudo 7.1 che ha scosso la capitale. Lo riferiscono i siti che monitorano il traffico aereo. 

Danni anche in altre città

La scossa di terremoto ha colpito diverse città, a centinaia di chilometri l'una dall'altra. Oltre alla capitale, il sisma ha fatto danni a Puebla, Chipalcingo, Oaxaca, Morelia, Colima e Guadalajara. Il terremoto ha causato anche il crollo di un tratto dell'autostrada tra la capitale e Acapulco, in prossimità di Cuernavaca. Secondo il ministro dell'Interno dello Stato di Puebla, Diodoro Carrasco, i campanili di alcune chiese sono crollati nella località di Cholula, famosa proprio per le sue chiese.

Il presidente messicano convoca Comitato nazionale di emergenza

Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha convocato una seduta immediata del Comitato nazionale di emergenza dopoil terremoto. Pena Nieto al momento del sisma si trovava in visita nello Stato di Oaxaca, tra le zone più colpite dal terremoto della scorsa settimana, ed è rientrato subito nella capitale.

Solidarietà con il Messico

"Dio benedica la gente di Città del Messico. Siamo e saremo con voi", ha twittato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. 

Solidarietà e offerta di aiuto anche dal presidente del Perù Pedro Pablo Kuczynski.

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