Gb, soldati neonazi arrestati: cadono accuse terrorismo per 2 di loro

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Un militare britannico (Archivio Getty)
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Scarcerate due delle 5 persone sotto inchiesta per presunti legami con la National Action, gruppo di estrema destra, fuori legge nel Regno Unito, sospettato di aver progettato attentati. Restano in custodia altri tre individui

Cadono le accuse di "terrorismo" per due dei cinque uomini (quattro militari britannici in servizio attivo e un civile) arrestati nei giorni scorsi per i loro legami con la National Action, un gruppo razzista di estrema destra messo fuori legge nel Regno Unito circa un anno fa e sospettato ora di aver progettato attentati. I media locali riportano che i due sono stati già scarcerati. Mentre restano invece in custodia altri tre sospetti, poiché gli indizi raccolti dalla polizia e dall'intelligence contro di loro sono stati ritenuti sufficienti in tribunale a un approfondimento dell'inchiesta. 

Fermati nei giorni scorsi

Tre dei militari coinvolti nella vicenda, ripresa con evidenza dai giornali e accolta con imbarazzo dal ministero della Difesa, erano stati fermati in caserma nelle Midlands, non lontano da Birmingham, in Inghilterra. Mentre un quarto era finito in arresto il giorno dopo in una base britannica a Cipro, dove era al momento di stanza, e poi trasferito in patria.

Cos’è National Action

National Action è un gruppo suprematista di estrema destra, bandito nel dicembre scorso dal ministro dell’Interno Amber Rudd secondo cui per l’organizzazione “non c’è posto nella società britannica”. I membri, che avevano applaudito la morte di Jo Cox, la deputata laburista pro-Europa uccisa il 16 giugno 2016, di fronte alla decisione del ministro hanno manifestato al grido di “Hitler aveva ragione”. Sul loro sito lo slogan era: “Morte ai traditori, libertà per la Gran Bretagna”, unica frase pronunciata in tribunale dall’assassino di Jo Cox, Thomas Mair.

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