Gulmurod Khalimov era entrato a far parte del gruppo terroristico nel 2015. Sarebbe rimasto ucciso in un raid russo compiuto nella città siriana di Deir ez-Zor. Deceduto anche il responsabile finanziario dello Stato Islamico
Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato l’uccisione del “ministro della guerra” dell’Isis. Jet russi avrebbero compito dei raid in prossimità di Deir ez-Zor, città siriana a sud est di Raqqa, distruggendo un centro di comando militante e uno snodo di comunicazione. Quattro importanti comandanti sarebbero morti nell’operazione, incluso Gulmurod Khalimov, il “ministro della guerra” del sedicente Stato Islamico.
Chi era Khalimov
Khalimov era un ex comandante delle forze speciali del ministero degli Interni del Tagikistan. Nel maggio 2015, insieme a sei dei suoi soldati, è entrato a far parte dell'Isis. Dopo che Abu Omar al-Shishani fu ucciso nel luglio 2016, Khalimov divenne il ministro della guerra. Già lo scorso aprile era stato annunciato che Khalimov era morto in seguito a un raid della coalizione a guida Usa a Mosul ma la notizia non aveva trovato conferma.
Ucciso anche il responsabile degli affari finanziari dell’Isis
Il ministero russo ha riferito che in tutto circa "40 miliziani del dello Stato islamico sono stati uccisi", secondo quanto riporta la Tass, agenzia di stampa russa. Tra i quattro comandanti rimasti uccisi ci sarebbe anche il cosiddetto “emiro di Deir ez-Zor”, Abu Muhammad al-Shimali, responsabile degli affari finanziari e del trasferimento delle reclute ai campi di addestramento dell'Isis.