Contesa sedi diplomatiche, Putin: "Faremo causa a Usa"

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Vladimir Putin e Donald Trump (foto archivio Getty Images)

Sale la tensione fra Russia e Stati Uniti. Il presidente non ha digerito le ispezioni dei giorni scorsi e minaccia di ridurre il personale dei consolati americani a Mosca

Sale ulteriormente la tensione fra Russia e Usa dopo le ispezioni americane nelle sedi diplomatiche di Mosca in terra statunitense. Controlli che il presidente russo Vladimir Putin non ha digerito: "E' una violazione evidente della nostra proprietà privata perciò, tanto per cominciare, do ordine al ministero degli Esteri di presentare ricorso in tribunale: vediamo quanto efficace è il sistema giudiziario americano, tanto lodato", ha detto oggi Putin, secondo l'agenzia di stampa russa Interfax.

La riduzione del personale

La "guerra dei diplomatici" fa registrare un ulteriore minaccia da parte della Russia. Mosca, infatti, si riserva il diritto di ridurre ulteriormente il personale delle sedi Usa in Russia finché non sarà raggiunta la parità con il personale diplomatico della Russia negli Usa, ma al momento non prenderà decisioni in questa direzione. Lo ha specificato Putin nella conferenza stampa dopo un summit dei paesi Brics in Cina. "Rigorosamente parlando - ha detto il leader del Cremlino - la piena parità non significa 455 diplomatici Usa a Mosca ma altri 155 in meno. Quindi ci riserviamo il diritto di prendere una decisione riguardante questo numero di diplomatici americani a Mosca. Non lo faremo per il momento. Aspetteremo e vedremo come evolverà la situazione", ha concluso il presidente russo.

 

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