Per il portavoce del ministero degli Esteri egiziano il ritorno alle normali relazioni diplomatiche con l'Italia rilancerà il rapporto tra i due Paesi dopo le tensioni degli ultimi mesi
La ripresa delle relazioni diplomatiche tra Italia ed Egitto è un passo importante per rilanciare il rapporto tra i due Paesi e per arrivare finalmente a far luce sul caso di Giulio Regeni. Il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid, ha dichiarato che il ritorno dell'ambasciatore italiano in Egitto e quello del rappresentante diplomatico del Cairo a Roma rappresentano un fattore molto positivo dopo le tensioni degli ultimi mesi. Lo riferisce il sito egiziano Al-Dostor.
Relazioni Italia-Egitto solide
Il portavoce del dicastero ha sostenuto che le relazioni fra Il Cairo e Roma sono solide, storiche e molto forti in diversi settori. Il ritorno dell'ambasciatore italiano al Cairo è un un'iniziativa positiva per il rafforzamento della cooperazione tra l'Egitto e l'Italia su questioni regionali di comune interesse.
Le tensioni diplomatiche
La Farnesina, lo scorso 14 agosto, aveva annunciato il ritorno dell'ambasciatore al Cairo, richiamato nell'aprile del 2016 a causa della mancata collaborazione sul caso di Giulio Regeni: il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto nel febbraio 2016. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha comunicato che l’ambasciatore Giampaolo Cantini assumerà l'incarico al Cairo il 14 settembre, giorno in cui anche il nuovo rappresentante diplomatico egiziano si insedierà a Roma. Cantini, inoltre, avrà "un rapporto di collaborazione nella capitale egiziana con il collega britannico" proprio sul dossier Regeni. "L'Egitto è partner ineludibile per l'Italia", ha sottolineato Alfano. Indispensabile anche per provare a portare avanti il processo di stabilizzazione in Libia e per arginare il flusso di migranti. I rapporti con il paese nordafricano, ha specificato la Farnesina, non saranno tuttavia un ostacolo alla ricerca incessante della verità sulla morte del ricercatore friulano.