Gli estremisti in rete: "Arriveremo a Roma". Site, il sito di monitoraggio americano dello Stato Islamico sul web, avverte: un canale Telegram vicino ai terroristi "raccomanda ai lupi solitari particolari obiettivi, da colpire con dei veicoli"
Arrivano nuove minacce di Isis contro l’Italia, sul web. Il primo avvertimento viene da un video di 6 minuti diffuso dal network dell’Isis Hayat Media Center, in cui un jihadista dice: "Arriveremo a Roma", mentre strappa un’immagine del pontefice. Si vedono anche statue di Gesù e della Madonna distrutte, così come croci spazzate via, all’interno di quello che sembra un centro di preghiera.
Le immagini dei pontefici
Ma nel mirino degli estremisti islamici non c’è solo papa Francesco, perché compare anche l’immagine di Benedetto XVI. Anche questa, poi, viene strappata. Il video, da quanto si apprende, è stato pubblicato negli scorsi giorni per celebrare le vittorie militari di Isis a Maria, la città nel Sud delle Filippine, teatro di violenti combattimenti tra i miliziani di Abu Sayyaf, gruppo asiatico dello Stato Islamico, e l'esercito filippino, in cui ci sono state decine di morti.
Site: Lupi solitari incitati a colpire con veicoli
Dopo il video, altre minacce. Questa volta sono arrivate da un canale Telegram vicino a Isis, che suggerisce ai propri sostenitori "un obiettivo da colpire con un veicolo", incitando quindi i lupi solitari ad attaccare. Lo stesso canale, pochi giorni prima, aveva indicato l’Italia come "il prossimo obiettivo" dei terroristi. Inoltre, Site, il sito Usa di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, ha scovato una foto che circola in rete, dove si legge, in italiano: "Devi combatterli (O Muwahhid)". Nell’immagine, è ritratto un uomo che nasconde un coltello dietro la schiena, sullo sfondo di una città. Questa sembra però essere una composizione realizzata a partire da un vecchio video di propaganda Isis. Site ha poi lanciato un avvertimento, sempre in relazione ai messaggi diffusi da Isis su Telegram: "Il canale raccomanda ai lupi solitari particolari obiettivi, dopo aver lanciato una minaccia esplicita nei giorni scorsi all'Italia, da colpire con dei veicoli, sia lì che in Belgio e Danimarca".
Le misure di sicurezza rafforzate in Italia
Il 19 agosto, all’indomani dell’attacco sulla Rambla di Barcellona, Site aveva avvertito che l’Italia sarebbe stato il "prossimo obiettivo" dei jihadisti. Il premier Paolo Gentiloni aveva sottolineato di non credere "alla propaganda di alcuni siti islamici", pur dicendosi "consapevole che nessun Paese, neanche l'Italia, possa sentirsi al riparo dalla minaccia". Dopo gli attacchi in Spagna, la sicurezza è stata ulteriormente rafforzata in tutti i luoghi ritenuti sensibili, anche con il posizionamento di nuove barriere per la protezione delle strade e dei luoghi affollati. In allerta anche la Guardia Svizzera, pronta ad affrontare qualsiasi minaccia, come ha sottolineato il capo del contingente che difende il Papa nel corso del raduno delle guardie: "Forse è solo una questione di tempo prima che un attacco del genere si verifichi a Roma. Ma siamo pronti anche a questo", ha assicurato il comandante Christoph Graf.
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