Russiagate, Trump avverte il procuratore: “Non superi la linea rossa”

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Stabilite le date delle audizioni al Senato Usa. Jared Kushner sarà sentito il 24 luglio, il 26 toccherà a Donald Trump Jr e Paul Manafort. Quest’ultimo, secondo il NYT, “aveva debiti con un oligarca russo”. Il presidente mette in guardia Mueller e attacca Sessions

Donald Trump ha attaccato il suo ministro della Giustizia Jeff Sessions e l'ex direttore dell'Fbi James Comey. E ha lanciato un avvertimento al procuratore speciale del Russiagate, Robert Mueller, intimandogli di non superare la linea rossa. Il presidente Usa ha concesso una lunga intervista al New York Times in cui ha parlato più volte dell'argomento, proprio nel giorno in cui sono state ufficializzate le date delle prossime audizioni, quelle che vedranno presentarsi in commissione intelligence al Senato il figlio Donald Jr, il genero Jared Kushner e l’ex manager della sua campagna elettorale Paul Manafort.

L’intervista di Trump al Nyt

“Non sono sotto indagine. Per cosa? Non ho fatto nulla di sbagliato”, ha detto il presidente Usa intervistato dal New York Times. Trump ha ammesso che non avrebbe mai scelto Jeff Sessions come ministro della Giustizia se avesse saputo che si sarebbe astenuto dalle indagini sul Russiagate. Ha definito la decisione di Sessions “molto ingiusta nei confronti del presidente”. Nel corso dell'intervista, durata 50 minuti, Trump ha attaccato anche l'ex direttore dell'Fbi, James Comey, che a suo avviso avrebbe fatto leva su del materiale compromettente per mantenere il suo posto.

Trump avverte procuratore Mueller

Trump ha poi messo in guardia il procuratore speciale per il Russiagate Robert Mueller che secondo il presidente supererebbe la linea rossa se allargasse le sue indagini sulla situazione finanziaria della famiglia al di là dei rapporti ipotetici con la Russia. “Sarebbe una violazione”, ha detto Trump che accusa Mueller di “volere il lavoro di Comey” alla guida dell'Fbi prima che venisse nominato procuratore speciale.

Le audizioni sul Russiagate

Jared Kushner sarà sentito dalla commissione di intelligence del Senato il 24 luglio. L'audizione non sarà in forma pubblica. Due giorni dopo, il 26 luglio, saranno invece sentiti Donald Trump Junior e Paul Manafort, in audizioni pubbliche . A loro la commissione giudiziaria del Senato chiederà chiarimenti sul possibile coinvolgimento della Russia nelle elezioni del 2016 e della possibile collusione della campagna di Trump con la Russia. “Molto è stato detto pubblicamente sul tema ma non sotto giuramento, e questo vuol dire che si possono omettere delle cose e mentire con una relatività impunità”, ha detto Sheldon Whitehouse, democratico della commissione giudiziaria del Senato. L'audizione di Kushner sarà invece privata. “Apprezza l'occasione di aiutare sul tema”, ha riferito il suo legale.

Nyt: Manafort aveva debiti con oligarca russo 

Proprio il NYT ha scritto che Paul Manafort, l'ex manager della campagna di Donald Trump, avrebbe avuto un debito con l'oligarca russo Oleg V. Deripaska e con altri esponenti russi prima di entrare a far parte della squadra del presidente. Il quotidiano ha riportato i documenti di una banca di Cipro, che rivelano un debito di 17 milioni di dollari. Il portavoce del manager ha negato la notizia.

L’incontro con Putin

Intanto le polemiche sui rapporti fra Trump e la Russia continuano ad agitare la presidenza. Il secondo incontro con Putin al G20 è stato tenuto nascosto per 11 giorni e il presidente lo aveva bollato come “fake news” per poi precisare che i due si sono parlati in privato. “La cena si avviava verso il dessert e sono andato a salutare Melania”, che sedeva vicino al presidente russo. “Ho salutato anche Putin”, ha detto Trump, parlando di un colloquio di circa 15 minuti, definito “interessante”, sul tema delle adozioni. Mosca ha sospeso le adozioni americane di bambini russi nel 2012 dopo l'entrata in vigore delle sanzioni nei confronti di alcuni esponenti russi per violazione dei diritti umani.

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