Le aggressioni e gli omicidi di matrice religiosa si susseguono da anni, anche se Scotland Yard denuncia un aumento dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015. La moschea di Finsbury Park a Londra era stata incendiata già circa un anno e mezzo fa
L’attacco alla moschea di Finsbury Park non è un caso isolato di aggressione a persone di religione musulmana: dal Regno Unito agli Usa, passando per il Canada e la Corsica, la scia di violenza spesso interpretata come “odio in risposta all’odio” conta diversi precedenti. Solo nel Regno Unito, secondo Scotland Yard, dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 il numero dei crimini anti islamici è triplicato.
29 aprile 2013
Più di quattro anni fa, a Birmingham, il neonazista ucraino Pavlo Lapshyn uccide accoltellandolo un 82enne musulmano di ritorno dalla moschea di Green Lane. L’uomo viene arrestato dopo aver cercato anche di piazzare tre ordigni esplosivi, da lui stesso assemblati, in altrettante moschee del Regno. Dirà di aver agito per "razzismo", in quanto "bianco" e in odio all'Islam, con il proposito di scatenare uno scontro etnico-confessionale.
11 febbraio 2015
È l’inizio del 2015 quando a Chapel Hill Craig Stephen Hicks, un uomo di 46 anni, spara e uccide tre studenti musulmani in un appartamento vicino al campus della University of North Carolina. Le vittime sono Deah Shaddy Barakat, 23 anni al secondo anno di odontoiatria, sua moglie Yusor Mohammad, 21 anni, e la sorella di lei, Razan Mohammad Abu-Salha, 19 anni. Hicks si consegna alla polizia. Non è chiaro se il crimine sia di matrice religiosa o se l’omicidio sia la conseguenza di una lite tra vicini.
27 novembre 2015
Alla fine dello stesso anno sotto attacco è la moschea di Finsbury Park, a Londra, che viene data alle fiamme da un uomo. Il luogo di preghiera, lo stesso dell’aggressione con un furgone di ieri sera, è al centro dell’attenzione da molti anni: lì hanno predicato Zacarias Moussaui, uno degli organizzatori degli attentati dell’11 settembre a New York, e Abu Hamza al-Masri, il terrorista con l’uncino che predicava l’odio e l’estremismo e che ora sconta un ergastolo negli Stati Uniti.
25 dicembre 2015
Il giorno di Natale del 2015, 600 persone entrano nel centro musulmano di Ajaccio, in Corsica, gridando “Fuori gli arabi”. Alcuni manifestanti devastano la sala, altri strappano diverse pagine delle copie del Corano e tentano di bruciarle. L’azione viene spiegata come reazione ad un agguato contro due pompieri e un poliziotto avvenuto il giorno prima.
30 gennaio 2017
Sono sei i morti, tra cui un imam, nella sparatoria del 30 gennaio scorso in una moschea di Quebec City, in Canada. Viene arrestato un franco-canadese, Alexandre Bissonette, 27enne studente di antropologia e scienze politiche alla locale università Laval e simpatizzante di Donald Trump e Marine Le Pen e delle forze di difesa israeliane.
19 giugno 2017
Teatro dell’attacco è ancora la moschea di Finsbury Park a Londra dove, verso l’una di notte (ora locale) un uomo di 48 anni travolge con un furgone alcuni fedeli musulmani appena usciti dal luogo di culto dopo la preghiera serale. Scotland Yard lo definisce “un attacco terroristico”.