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Madrid, campagna contro il manspreading: vietato sedere a gambe larghe

Mondo

La petizione del gruppo femminista Microrrelatos Feministas contro gli uomini che sui mezzi pubblici invadono lo spazio personale degli altri passeggeri ha raccolto più di 12mila firme. Così la compagnia di trasporti della città ha deciso di intervenire

A Madrid arriva lo stop sui mezzi pubblici al manspreading, termine inglese che indica la postura degli uomini che aprono eccessivamente le gambe mentre sono seduti e occupano anche lo spazio dei posti vicini. La decisione nasce dalla richiesta del gruppo per i diritti delle donne Microrrelatos Feministas, che ha pubblicato su Change.org una petizione che ha già raccolto più di 12mila firme.

“Rispettare lo spazio personale”

Così, dopo New York e il Giappone, anche la Municipal Transportation Company (EMT) ha in programma di installare dei nuovi cartelli in tutte le carrozze e in tutti i mezzi di trasporto pubblico. “Le nuove indicazioni proibiscono di sedersi in posizioni che possano disturbare le altre persone - si legge in una nota della EMT - Servono a ricordare ai viaggiatori di mantenere una responsabilità civica e di rispettare lo spazio personale di chiunque sia a bordo”.

I nuovi cartelli

Il nuovo cartello mostra il disegno di un uomo in posizione di manspreading con accanto una gigantesca X rossa, ad indicare il divieto, e una scritta che invita i passeggeri a “rispettare lo spazio degli altri”. La nuova illustrazione sarà messa accanto a quelle che mostrano tutti gli altri comportamenti proibiti sui mezzi pubblici: fumare, mangiare, mettere i piedi sui sedili e lasciare spazzatura. 

La petizione di Microrrelatos Feministas

La mossa è l’atto finale di una campagna che le donne della capitale spagnola portano avanti da mesi all’insegna dell’hashtag #MadridSinManspreading e che è culminata nella petizione, rivolta al sindaco e al Regional President, pubblicata su Change.org. “Non è raro vedere donne con le gambe serrate in posizioni scomode perché hanno accanto un uomo che invade il loro spazio - si legge nell’appello - L’idea è che la società capisca perché è necessario agire contro questo tipo di comportamenti e far crescere la consapevolezza in tutti i paesi europei. Per questo chiediamo anche all’Autonomous Community di Madrid di mettere dei poster nella metropolitana”.

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