In una memoria scritta, che verrà letta giovedì durante la sua audizione in Senato, l'ex capo dell'Fbi rivela i dettagli del suo incontro con il presidente Usa. L'avvocato di Trump: "Si sente totalmente scagionato"
"Donald Trump mi ha chiesto di lasciare andare le indagini su Flynn. 'E' un bravo ragazzo', mi ha detto". Lo afferma l'ex capo dell'Fbi, James Comey, nella dichiarazione scritta con cui aprirà giovedì la sua audizione in Senato. L'ex capo dell'Fbi nella sua memoria scrive inoltre che Trump gli disse, nel corso di una cena che ebberò lo scorso 27 gennaio, che le indagini sulla Russia rappresentavano un'ombra che comprometteva la sua capacità di agire per il paese. "Il presidente mi ha detto: ho bisogno di lealtà, mi aspetto lealtà" scrive ancora Comey, licenziato da Trump lo scorso 9 maggio. Le ingerenze denunciate da Comey riguardano l'indagine sull'ex consigliere per la sicurezza nazionale, Michael Flynn, coinvolto nel Russiagate (i contatti, almeno 18, tra lo staff di Trump e funzionari di Mosca oltre alle ingerenze russe nelle presidenziali). "Trovo che il tempismo della diffusione" della deposizione "sia abbastanza interessante, subito dopo l'audizione di oggi" dei capi dell'intelligence Usa al Senato, ha detto la vice portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders.
Avvocato Trump: presidente si sente scagionato
Il presidente Trump "si sente totalmente e completamente discolpato" dalla testimonianza dell'ex direttore dell'Fbi James Comey. Così l'avvocato di Trump, Marc Kasowitz, in una nota, aggiungendo che il presidente "è ansioso di andare avanti con la sua agenda".
Comey: "Trump mi chiese se volevo restare a capo dell'Fbi"
Comey ricorda inoltre come durante la cena Trump gli chiese se voleva restare all'Fbi. L'ex capo dell'agenzia federale sottolinea che trovava la richiesta strana in quanto "già in due precedenti conversazioni mi aveva detto che sperava io rimanessi e io gli avevo assicurato che intendevo rimanere". Comey aggiunge che, alla richiesta di lealtà assoluta da parte di Trump, "non mossi le labbra, parlai, o cambiai la mia espressione durante il terribile silenzio che segui' (alla richiesta del presidente). Ci siamo semplicemente guardati in silenzio".
Giovedì Comey testimonierà in Senato sulle interferenze della Casa Bianca
Comey domani sarà interrogato su questo incontro, reso noto inizialmente da persone a lui vicine al New York Times. Incontro che sarebbe collegato di fato all'inchiesta che Comey stava conducendo sul Russiagate. Il sospetto è che Trump abbia licenziato Comey, colpevole di non aver giurato fedeltà assoluta al presidente e di non essersi impegnato a chiudere l'inchiesta su Flynn e sul Russiagate.
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