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Stati Uniti, giustiziato detenuto che era sfuggito per 7 volte al boia

Mondo
Il lettino di morte dei condannati all'iniezione letale (Getty Images)

Tommy Arthur era stato soprannominato “Houdini” per aver evitato a lungo la condanna a morte grazie alle tattiche difensive dei suoi avvocati. Era in carcere dal 1991 dopo la sentenza definitiva per l'omicidio del suo rivale in amore

Lo Stato dell'Alabama, negli Stati Uniti, ha giustiziato Tommy Arthur, noto come "Houdini" per essere riuscito per sette volte a sottrarsi alla sua condanna a morte per omicidio di primo grado.

Esecuzione più volte rimandata

Arthur, 75 anni, è stato sottoposto a iniezione letale nell'Holman Correctional Facility di Atmore, nella contea di Escambia, in Alabama, dove era rinchiuso dal 1991 dopo la sentenza definitiva che lo aveva condannato per l'omicidio del suo rivale in amore Troy Wicker, ucciso nel 1982. Il condannato era riuscito però nel corso degli anni ad evitare l'incontro con il boia grazie alle tattiche difensive dei suoi legali che, con una serie di appelli, erano riusciti ad ottenere il rinvio di sette esecuzioni del loro assistito fissate tra il 2001 e il 2016.

Le tattiche del team legale

I legali di Arthur erano riusciti a convincere i giudici diverse volte adducendo motivazioni differenti come la particolare crudeltà del metodo di esecuzione impiegato nello Stato dell'Alabama, che avrebbe causato particolari sofferenze al loro assistito, o l'esigenza di un esame del Dna sulle prove raccolte subito dopo l'omicidio, quando ancora questo test non esisteva. Il team legale non è riuscito, però, ad ottenere un ulteriore rinvio: la loro ultima istanza è stata infatti rigettata all'unisono dalla Corte di appello dell'11esimo circuito, dalla Corte di appello penale dell'Alabama e dalla stessa Governatrice dello Stato, Kay Ellen Ivey, pronunciatisi prima che il fascicolo di Arthur arrivasse sul tavolo della Corte Suprema.

I crimini di Arthur

Arthur è stato condannato in via definitiva nel 1991 per l'omicidio di Troy Wicker, un cittadino di Muscle Shoals, nella provincia di Colbert, in Alabama. Secondo quanto riportato dai documenti processuali, l'1 febbraio del 1982 Arthur avrebbe raggiunto la vittima nella sua casa sparandogli nel sonno un colpo di arma da fuoco direttamente nell'occhio destro. In quel periodo Arthur era un prigioniero in libertà vigilata, già condannato per avere ucciso la cognata nel 1977, sempre con un colpo all'occhio destro.

Omicidio su commissione

L'uccisione di Wicker è stata considerata un omicidio su commissione in base alle indicazioni di Judy Wicker, la moglie della vittima. La donna, che aveva una relazione extraconiugale con l'assassino del marito, aveva fornito una testimonianza controversa nel corso del processo a carico dell'amante; ma alla fine si sarebbe convinta a raccontare la verità ai giudici e a sostenere di aver commissionato l'omicidio ad Arthur pagandolo con 10mila dollari provenienti dall'assicurazione sulla vita del marito. Arthur, che si è sempre dichiarato non colpevole, è stato condannato una prima volta nel 1983 e poi prosciolto grazie a un verdetto rovesciato in appello. Dopo una nuova condanna e un nuovo rovesciamento nel 1987, l'uomo è stato definitivamente giudicato colpevole nel 1991.

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