Principe Harry: “Sono andato in terapia per la morte di mia madre”

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Il secondogenito di Carlo e Diana racconta al Telegraph la difficoltà di accettare la morte di Diana: “Per quasi 20 anni mi sono rifiutato di pensare a lei, sono stato vicino all’esaurimento in diverse occasioni”

"Mettevo la testa sotto la sabbia, mi rifiutavo di pensare a lei”. Così il principe Harry, in un’intervista esclusiva al Telegraph, racconta come ha vissuto la morte di lady Diana. Anni di “caos totale”, fino alla decisione di rivolgersi a uno psicoterapeuta quattro anni fa, ben 16 anni dopo l’incidente d’auto a Parigi in cui sua madre perse la vita.

“Vicino all’esaurimento”

Harry ha raccontato di aver "messo sotto chiave tutte le emozioni" per quasi vent'anni dopo la perdita di lady Diana: "Sono stato molto vicino ad un esaurimento in diverse occasioni. Mi rifiutavo di pensare a lei, ma perché questo avrebbe dovuto aiutarmi? Mi faceva solo sentire triste e non la riportava in vita".

Dolore e aggressività

Dopo "due anni di caos totale", verso i 28 anni Harry si è convinto a chiedere aiuto grazie anche al fratello maggiore William, che da anni lo spingeva a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, e alla boxe "per gestire l'aggressività e il desiderio di prendere a pugni qualcuno". Perdere la madre a 12 anni, racconta Harry, “ha avuto effetti piuttosto seri non solo sulla mia vita personale ma anche sul mio lavoro”, e aggiunge che appena ha iniziato a parlarne “tutto il dolore che non avevo mai affrontato ha iniziato a emergere e ho capito che c’erano un sacco di cose con cui dovevo fare i conti”.

“Heads Together”

Oggi, a 32 anni, Harry insieme a William e alla cognata Kate è impegnato nella campagna Heads Together per sensibilizzare l'opinione pubblica britannica sul tema della salute mentale. E proprio per questo ha deciso di parlare con la giornalista Bryony Gordon per il primo episodio del podcast Mad World, nel quale vengono intervistate personalità di alto profilo sulle loro esperienze di salute mentale.

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