Migranti, gommone affonda al largo della Libia: "Almeno 97 dispersi"

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Un'immagine d'archivio di migranti su un gommone nel Mediterraneo (Ansa)
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Un’imbarcazione con 120 persone a bordo è affondata a largo di Tripoli. Secondo le informazioni della Guardia costiera del Paese nordafricano, i passeggeri tratti in salvo sono 23 mentre gli altri 97 sarebbero dispersi in mare

Nuova strage di migranti al largo della Libia. Secondo la Guardia costiera di Tripoli ci sarebbero "quasi 100 dispersi" nel naufragio di un gommone al largo del Paese. A bordo c'erano circa 120 persone, anche donne e bambini, tutte di nazionalità africane. 23 sono state salvate (tra loro 15 donne e 5 bambini) mentre erano aggrappate al gommone e poi portate a Tripoli.

 

Naufragio al largo di Tripoli

Il naufragio è avvenuto a sei miglia nautiche al largo di Tripoli (sul lato della zona di Qerqarish o Gargaresh) e i naufraghi superstiti sono stati salvati verso le 10. Il fondo del loro gommone era "completamente distrutto".

 

Centinaia di vittime nel Meditteraneo

Solo quest'anno sulla "rotta mediterranea centrale", quella che dalla Libia porta all'Italia, ci sono stati 603 morti a fronte di quasi 27 mila arrivi secondo dati aggiornati a domenica scorsa dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom). L'anno scorso i morti furono quasi 4.600, in forte aumento rispetto agli oltre 2.800 dell'anno prima. Nel triennio, per difetto, l'Unhcr stima diecimila vittime.


Il traffico di esseri umani, che spesso finisce in tragedia, è favorito da uno scarso controllo che le autorità dell'Ovest della Libia riescono ad esercitare su un territorio scosso da sei anni da una guerra civile permanente che spacca in paese in almeno due pezzi con tendenza ad ulteriore frammentazione.  

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