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Brexit, primo atto formale. May: "Il meglio è davanti a noi"

Mondo

Londra ha consegnato la lettera a Bruxelles con la notifica dell'articolo 50 del trattato di Lisbona. Le istituzioni europee: "Giorno triste". La premier britannica nel suo intervento alla Camera: "Momento storico. Rispetteremo i diritti dei lavoratori"

L'ambasciatore britannico all'Ue, Tim Barrow, ha consegnato al presidente Tusk la lettera di notifica dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona: primo atto formale del divorzio del Regno Unito da Bruxelles. Theresa May alla Camera dei Comuni ha affermato: "Lasciamo l'Unione europea secondo la volontà del popolo". Giorno triste, secondo le istituzioni europee. Dall'Italia, invece, una promessa avanzata dal premier Paolo Gentiloni: "L'Italia lavora affinché lo choc di Brexit sia l'occasione per un risveglio europeo".

 

Il discorso di May in Parlamento - Il processo dell'articolo 50 è adesso avviato e, in coerenza con i desideri del popolo britannico, il Regno Unito lascia l'Unione Europea” ha detto May al Parlamento. La premier ha parlato di una Gran Bretagna che vuole rimanere “migliore amico e vicino per i paesi europei, ma che tenderà la mano oltre i confini dell'Ue”. Unione alla quale il premier britannico augura di essere “prospera” e “di successo”. “Continueremo - ha aggiunto - a lavorare mano nella mano per una amicizia prospera”. Usciamo da questa Unione ma restiamo un Paese europeo, la sostanza delle parole del premier.

 

"Fuori dal mercato unico, ma rispetteremo diritti del lavoro" - La Gran Bretagna non farà parte del mercato unico, uscendo dall'Ue. Un’opzione “incompatibile con la volontà popolare”, manifestata nel referendum sulla Brexit, di restituire al Regno il pieno controllo dei suoi confini e della sua sovranità. “L'Ue ci ha detto che non possiamo scegliere” cosa tenere e cosa no, e “noi rispettiamo” questo approccio, ha spiegato Theresa May nel suo intervento alla Camera dei Comuni. Ribadita comunque la volontà di rispettare diritti dei lavoratori e valori liberaldemocratici. "La Gran Bretagna intende garantire al più presto possibile i diritti dei cittadini Ue".

 

Juncker: "Scelta che rimpiangeranno" - "Questo è un giorno triste perché i britannici hanno deciso per iscritto di lasciare la Ue, una scelta che rimpiangeranno un giorno. Ma mi sento bene stasera perché abbiamo parlato del nostro futuro". Lo ha detto il presidente della Commissione Jean Claude Juncker concludendo
la sua partecipazione al 'Dialogo con i cittadini' a La Valletta. "Nonostante le debolezze e gli errori, dobbiamo
considerare che l'Ue è il miglior posto in cui vivere nel mondo", ha aggiunto.

 

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Tusk: “Ci manchi già..." - "Non c'è ragione di pensare che oggi sia un giorno felice”: questa la prima reazione del presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, nella dichiarazione letta dopo aver ricevuto dalle mani dell'ambasciatore britannico presso Bruxelles la lettera che invoca l'art.50 per l'uscita del Regno Unito dalla Ue. “La prima priorità sarà minimizzare le incertezze provocate dalla decisione del Regno Unito per i nostri cittadini, le imprese e gli Stati membri". "Cosa posso aggiungere? Ci manchi già..." ha concluso Tusk.

 

Le altre reazioni - "La Brexit genera costi e opportunita' per le altre nazioni e cambia in modo forte lo scenario". Ad affermarlo, dalla sede di Bloomberg a Londra, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, nel corso dell'evento 'Italy now and next', organizzato dall'ambasciata d'Italia. 

"Il governo tedesco si impegnera' per ridurre al minimo le conseguenze sulla vita quotidiana" dei cittadini europei in gran Bretagna. Lo ha detto Angela Merkel parlando a Berlino a una riunione dei
gruppi parlamentari di Cdu e Csu.

"La Brexit sarà dolorosa per i britannici". E' la previsione del presidente francese Francois Hollande, che si trova in visita in Indonesia. "E' una scelta che obbliga l'Europa a progredire, senza dubbio con delle velocità differenti", ha concluso il presidente.

 

 

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