Strage di Orlando, libertà su cauzione per la vedova del killer

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Commemorazione per le vittime della strage di Orlando, la peggiore con armi da fuoco nella storia Usa (Getty Images)
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Noor Salman è stata rilasciata su pagamento di una cauzione da 500mila dollari; per i giudici californiani non costituisce un pericolo pubblico e non ha  posizioni estremiste. E’ accusata di intralcio alla giustizia e favoreggiamento del marito, Omar Mateen, che aveva giurato fedeltà all'Isis e dentro la discoteca Pulse aveva ucciso 49 persone prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia

 

Noor Salman, la vedova di Omar Mateen, l’uomo che nel giugno 2016 ha ucciso 49 persone in un nightclub di Orlando in Florida, potrà beneficiare della libertà su cauzione perché "non c’è rischio di fuga e non costituisce un pericolo per la comunità". Lo ha deciso Donna Ryu, il giudice di Oakland, in California, che sta seguendo il caso e che ha predisposto il congelamento di due giorni del provvedimento in attesa del ricorso dell'accusa. Salman, arrestata circa sei mesi dopo la strage, è indagata per intralcio alla giustizia e favoreggiamento nei confronti del coniuge.

 

L'accusa - La donna si è sempre dichiarata non colpevole, sostenendo di non essere a conoscenza dell’intenzione del marito di effettuare l’attacco al nightclub di Orlando nella notte tra l'11 e il 12 giugno 2016, nel quale l’uomo è rimasto ucciso. L’avvocato della Salman aggiunge inoltre che la sua cliente era vittima di abusi domestici e che Mateen era un uomo violento che “minacciava di ucciderla se l’avesse lasciato”.


Per l'accusa, invece, Noor Salman era complice del marito; lo aveva accompagnato nei suoi sopralluoghi alla discoteca prima della strage e insieme avevano  speso 25mila dollari nei giorni precedenti l'attacco.

 

 

Per il giudice non è pericolosa - Il giudice californiano, intanto, ha accettato la mozione per il rilascio perché a suo avviso non ci sono prove che la vedova del killer sia legata direttamente a qualche gruppo terroristico o che abbia visioni estremiste. Se il provvedimento verrà confermato, Salman potrà vivere con lo zio nella California del nord, portando un braccialetto elettronico. L'avvocato che ne cura la difesa, dopo l’udienza, ha sottolineato che è “estremamente raro” ottenere una libertà su cauzione in casi di terrorismo e che la cifra richiesta dovrebbe ammontare a circa 500mila dollari. La prossima comparizione in aula della donna è stata fissata per il 9 marzo ma il processo non è stato ancora programmato.

 

Polemiche e delusione  - Il procedimento si sta svolgendo in California e non in Florida perché la donna, al momento dell’arresto, si trovava nella casa dei genitori a Rodeo, a nord di San Francisco. L’avvocato della Salman, però, si è detto disponibile in caso di scarcerazione ad assecondare il trasferimento in Florida, così come auspicano i pubblici ministeri. La notizia della possibilità di una libertà su cauzione ha già suscitato numerose polemiche e il capo della polizia di Orlando, John Mina, si è detto deluso della decisione. “Niente può cancellare il dolore per l’omicidio insensato e brutale di 49 tra i nostri vicini, amici, familiari e persone care - ha dichiarato alla Cnn - ma ho piena fiducia che alla fine tutti i responsabili saranno assicurati alla giustizia”.

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