A dirlo in un'intervista è stato il ministro malese della Sanità, il quale ha confermato l'ipotesi dell'avvelenamento da gas nervino: "Ha sofferto molto"
Kim Jong-nam sarebbe morto 15-20 minuti dopo essere stato avvelenato all'aeroporto di Kuala Lumpur e "avrebbe sofferto molto". Lo ha detto il ministro malese della Sanità, S. Subramaniam, al quotidiano New Straits Times. "La quantità di Vx nel corpo di Ki Jong-nam era talmente elevata che ha colpito immediatamente cuore e polmoni - ha aggiunto - l'assorbimento del veleno è stato molto rapido e gli ha provocato la morte per paralisi nel giro di 15-20 minuti dopo il contatto". Secondo Subramaniam, la morte del fratellastro del dittatore nord-coreano Kim Jong-Un "è stata molto dolorosa".
Donna arrestata pagata 90 dollari - Ieri, Andreano Erwin, vice ambasciatore d'Indonesia in Malaysia, aveva fatto sapere che Siti Aisyh, una delle due donne arrestate per sospetto coinvolgimento nell'assassinio, avrebbe ricevuto un compenso di circa 85 euro per compiere il gesto. Alla presunta omicida, una 25enne indonesiana, sarebbero infatti stati pagati appena 400 ringgit malesi, somma equivalente appunto a circa 85 euro, ma lei avrebbe accettato perché pensava si trattasse di un semplice scherzo televisivo.
Omicidio Kim Jong-nam, la donna arrestata è stata pagata 90 dollari https://t.co/VdtP6V6Tdk #mondo
— Sky TG24 (@SkyTG24) 25 febbraio 2017
Proseguono le indagini - In custodia, oltre alle due donne, c'è anche un cittadino della Corea del Nord, ma gli inquirenti ne stanno ricercando altri sette, quattro dei quali sarebbero nel frattempo rientrati in patria. Uno che invece si troverebbe tuttora in Malaysia è un funzionario dell'ambasciata di Pyongyang, tale Hyon Kwang Song, che gode di immunità diplomatica: il capo della polizia della capitale, Abdul Samah Mat, ha sottolineato peraltro che le leggi locali consentono di "imporre di presentarsi" a chiunque rifiuti di collaborare alle indagini. L'ufficiale non ha invece voluto commentare le indiscrezioni, riferite da vari mass media malesi, secondo cui durante le perquisizioni in corso in un complesso residenziale cittadino sarebbero state sequestrate sostanze chimiche da analizzare.