Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Omicidio Kim Jong-nam, quarto arresto in Malesia

Mondo

Si tratterebbe di un nordcoreano fermato dalla polizia malese dopo l’omicidio del fratello del leader di Pyongyang. Effettuata una seconda autopsia sul corpo della vittima

Sale a quattro il numero delle persone arrestate nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordcoreano ucciso lunedì mattina all’aeroporto di Kuala Lumpur. Venerdì, la polizia malese ha fermato un altro sospettato: è un uomo nordcoreano di 46 anni che, secondo i documenti di cui era in possesso, risponderebbe al nome di Ri Jong-chol. L’arresto è avvenuto vicino a Kuala Lumpur e gli inquirenti malesi ne hanno dato conferma con un breve comunicato. 

 

La seconda autopsia e le critiche dei nordcoreani - La polizia ha anche fatto sapere che è stata eseguita una seconda autopsia sul corpo di Kim Jong-nam per capire quali siano state effettivamente le cause del decesso. Ma la decisione ha scatenato le critiche dell’ambasciatore nordcoreano Kang Chol: “Rigetteremo in modo categorico l’esito dell’autopsia condotta unilateralmente senza la nostra presenza”, ha detto il diplomatico che ha parlato anche di “complotto politico” e di “forze ostili”. Inoltre, l’ambasciatore ha accusato le autorità malesiane di aver “violato le elementari leggi internazionali e le leggi consolari” negando la presenza di rappresentanti nordcoreani all’autopsia. 

 

Gli altri arresti - L’arresto del cittadino nordcoreano è avvenuto dopo quelli degli scorsi giorni che avevano coinvolto due donne, una vietnamita e una indonesiana, e un uomo malese di 26 anni. Subito dopo l’uccisione di Kim Jong-nam, invece, due donne sospettate di aver compiuto l’omicidio - e riprese dalle telecamere dell’aeroporto mentre aggredivano la vittima - sarebbero state trovate morte. 

Mondo: I più letti