Pakistan, bomba in un tempio: almeno 100 morti, uccisi 39 terroristi

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Un uomo è entrato nel Lal Shahbaz Qalandar, nel sud del Paese, e si è fatto saltare in aria. L’attacco è stato rivendicato dall'Isis. L’esercito ha risposto con diversi raid nei quali sarebbero rimasti uccisi sospetti attentatori

Almeno 39 sospetti terroristi sarebbero stati uccisi dall'esercito pachistano in diversi raid in tutto il Paese dopo l'attentato di giovedì al tempio sufi di Lal Shahbaz Qalandar, a Shewan, che ha provocato circa 100 morti e 250 feriti. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis.

 

L’esplosione - Secondo quanto ha reso noto la polizia, "un attentatore suicida è entrato nel tempio attraverso il cancello e si è fatto saltare in aria poco dopo aver lanciato una granata, che non è esplosa". Al momento dell'attacco, all’interno del Lal Shahbaz Qalandar c'erano migliaia di fedeli e famiglie impegnati a celebrare il Dhamal, un antico rituale del sufismo, una corrente religiosa considerata eretica dall'Isis così come dai talebani e al Qaeda.

 

La rivendicazione - A rivendicare l'attentato è stato Daesh che, in un comunicato diffuso tramite la sua agenzia Amaq, ha descritto l'attentatore come "un martire dello Stato Islamico", entrato in azione contro "una riunione di sciiti".

 

I raid - Nei raid dell’esercito pachistano, oltre ai circa 39 terroristi uccisi, sono state arrestate 47 persone, alcune anche nella provincia di Sindh, a sud del Paese, dove c'è stato l'attentato. L'obiettivo delle operazioni, rivelano fonti ufficiali che hanno chiesto l’anonimato, erano nascondigli di militanti sparsi in tutto il Pakistan.

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