
Le forze dell'ordine della città sono dovute intervenire per sedare una violenta protesta fuori dal palazzo dell’Assemblea legislativa (Alerj) che il 9 febbraio si è riunita per discutere, tra le altre cose, anche la privatizzazione della società pubblica dell’acqua. Durante gli scontri in molti tra manifestanti e poliziotti sono rimasti feriti. LA FOTOGALLERY

Nuovi scontri tra polizia e manifestati a Rio de Janeiro, in Brasile. Il 9 febbraio le forze dell’ordine sono dovute intervenire con granate stordenti e lacrimogeni per disperdere i contestatori che protestavano contro l’approvazione di una serie di misure di austerità proposte dal governo locale –
La notizia su o Globo
Diversi manifestanti con il volto coperto, verso le 15.30 ora locale (le 18.30 italiane), hanno cominciato a distruggere una serie di vetrine nei pressi del palazzo dell’Assemblea legislativa dello stato di Rio de Janeiro, per poi lanciare sassi e fuochi d’artificio nei confronti delle forze dell’ordine che erano state schierate a protezione dell’edificio. La polizia per disperdere i manifestanti avrebbe utilizzato anche proiettili di gomma -
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Secondo il giornale brasiliano O Globo, a causa degli scontri almeno 15 persone sarebbero rimaste ferite, tra cui uno studente di 18 anni che è stato colpito al ventre da un proiettile di gomma. Il ragazzo è stato operato ma non sarebbe in pericolo di vita –
La polizia lancia gas lacrimogeni contro i manifestanti
Quella del 9 febbraio non è la prima protesta violenta che esplode nei pressi dell’Alerj. Lo stato di Rio de Janeiro si trova in una profonda crisi finanziaria e migliaia di lavoratori statali non vengono pagati da mesi –
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Una delle misure che doveva essere discussa il 9 febbraio dall’Assemblea legislativa prevede la privatizzazione della società pubblica di approvvigionamento idrico e dei servizi igienico-sanitari –
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A causa dei numerosi gas lacrimogeni lanciati dalla polizia anche alcuni membri dell’Assemblea legislativa sono stati costretti ad indossare delle maschere antigas per abbandonare l’edificio -
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In un comunicato, la Polizia dichiara che gli agenti “sono stati attaccati con sassi, petardi e bottiglie molotov da un gruppo di manifestanti incappucciati”. Per ora solo uno dei contestatori è stato arrestato –
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Nella stessa giornata, la polizia militare di Rio de Janeiro ha annunciato che potrebbe entrare in sciopero per rivendicare aumenti salariali, imitando i colleghi di Espirito Santo che da sei giorni hanno incrociato le braccia gettando nel caos lo Stato –
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