“We, Too, Are America”, Facebook racconta i migranti di successo

Mondo

Floriana Ferrando

Getty Images
rifugiati_trump_getty

Il presidente Donald Trump stila un elenco dei reati commessi negli Stati Uniti da immigrati e rifugiati. In risposta nasce una pagina sul social network che mette in fila storie e aneddoti positivi per dimostrare il valore aggiunto di questa parte di popolazione americana

 

Una pagina Facebook per raccontare le storie di successo degli immigrati negli Stati Uniti. Un progetto ambizioso nato per fare da contraltare all’approvazione da parte del presidente Donald Trump di un provvedimento che prevede la pubblicazione di un report periodico sui reati commessi dagli stranieri arrivati nel Paese.

We, Too, Are America – La pagina Facebook “We, Too, Are America” ha pubblicato la sua prima storia il 6 febbraio scorso: il protagonista è José, uno dei tanti lavoratori messicani giunti a New Orleans nel 2005 per la ricostruzione post-Katrina e oggi cittadino americano.



“Vogliamo raccontare le storie di persone provenienti da tutti i ceti sociali - spiega l’ideatrice dell’iniziativa - Sia che siano 50 miglia a sud del confine statunitense o a 3.000 miglia di distanza. Operai, avvocati, studenti o pensionati, vogliamo la vostra storia perché ‘anche voi siete l'America’”. Il progetto si regge per lo più sul lavoro di volontari e per condividere la propria storia – “che tu sia un immigrato, un rifugiato, figlio di genitori immigrati o qualcuno che lavora a stretto contatto con queste realtà”, si legge online – basta utilizzare la pagina Facebook o inviare un’email all’indirizzo dedicato. wtaa.info@gmail.com

Le storie – Da quattro a sei storie di successo a settimana che hanno per protagonisti migranti e rifugiati: così la pagina Facebook “We, Too, Are America” punta a dimostrare l’impatto positivo della comunità di stranieri che giunge in America. Dietro all’iniziativa c’è la diciannovenne Valeria Alvarado: studentessa messicana presso la Villanova University, dal 2013 è cittadina americana ma riconosce che molti non hanno la sua stessa fortuna. Così mentre Trump continua a presentare gli immigrati come una minaccia per la società americana, Valeria Alvarado vuole mostrare che anche questa comunità può “fare grande l’America”.


La pagina anti-Trump – L’idea è nata dopo che il nuovo presidente americano ha approvato il provvedimento intitolato “Enhancing Public Safety in the Interior of the United States" (Potenziamento della sicurezza pubblica negli Stati Uniti) volto ad individuare gli stranieri che delinquono arrivati nel paese illegalmente: “Non riuscivo a credere ai miei occhi quando ho letto l’intenzione di Trump di pubblicare questa lista. Questa idea di un elenco dei crimini non è nuova, i nazisti pubblicavano un elenco dei crimini ebraici prima di dar luogo al genocidio... Non dico che sia la stessa cosa, ma è incredibile che stiamo ripetendo i medesimi errori”. Così se Trump pubblica questo elenco, anche gli immigrati hanno la loro lista. Questa volta, però, fatta di successi ed eccellenze: “Non volevo che la mia comunità si rispecchiasse nelle azioni di pochi, così ho deciso di lanciare questa raccolta di storie positive”.



Mondo: I più letti