Blitz della polizia nella regione dell'Assia (LE FOTO), tre arresti anche a Berlino. Dal governo tedesco sì al braccialetto elettronico, per i soggetti ritenuti a rischio di atti terroristici
Un cittadino tunisino di 36 anni, ricercato per l'attentato al museo del Bardo di Tunisi, è stato arrestato nel corso di un blitz antiterrorismo nella regione dell'Assia, in Germania. Tre persone sospettate di essere affiliate all'Isis arrestate anche a Berlino.
Arrestato reclutatore nell'Assia - Il 36enne è accusato di essere un reclutatore dell'Isis e di pianificare un attentato in Germania. L'uomo sarebbe legato all'attentato del 2015 al museo del Bardo a Tunisi, in cui furono uccisi anche quattro italiani. Circa 1.100 agenti di polizia sono stati impiegati nel maxiblitz, che ha avuto come focus principale l'area del Meno. Solo a Francoforte sono state eseguite ispezioni in 33 edifici. Perquisizioni anche in sei edifici di Offenbach, in tre di Darmstadt, e in due del capoluogo Wiesbaden e di Limburg.
Sedici le persone sospettate - Secondo la Bild nel mirino degli investigatori ci sono in tutto 16 persone, di età compresa fra i 16 e 46 anni, sospettate di essere in qualche modo coinvolte in attività terroristiche. Secondo il tabloid gli inquirenti stanno indagando sulla preparazione di un "attentato grave contro lo Stato" anche "se non sono stati trovati al momento elementi concreti di un piano di attacco in Germania".
Tre arresti a Berlino - Tre persone sospettate di essere legate all'Isis sono state arrestate anche a Berlino. I tre frequentavano una moschea salafita dove pregava regolarmente il tunisino Anis Amri, autore dell'attentato del 19 dicembre al mercatino di Natale a Berlino, ucciso dalla polizia italiana a Milano dopo un controllo.
Braccialetto elettronico per sospetti terroristi - Nell'ambito della lotta al terrorismo, inoltre, oggi il governo tedesco ha approvato il ricorso al braccialetto elettronico, per i soggetti pericolosi, ritenuti a rischio attentati. Nella seduta di stamattina, l'esecutivo di Angela Merkel ha varato in questo senso una modifica della legge del Bundeskriminalamt (Anticrimine). Si tratta di una misura decisa alla luce dell'attentato del 19 dicembre.