A carico dello studente Alexandre Bissonette, presunto autore della sparatoria a Quebec City, le autorità hanno presentato sei capi d’accusa per omicidio di primo grado e cinque per tentato omicidio
Alexandre Bissonette, il sospetto autore della strage nella moschea di Quebec City, in Canada, è stato incriminato dalle autorità. A suo carico sono stati presentati sei capi d'accusa per omicidio di primo grado, e cinque capi d'accusa per tentato omicidio. Sei sono infatti le vittime della sparatoria, tutti africani e musulmani, proprio nei giorni del controverso bando in Usa da parte di Donald Trump.
Chi è l'accusato - Le autorità hanno appurato che il giovane franco-canadese di 27 anni è un simpatizzante di Trump, Marine Le Pen e delle forze di difesa israeliane. Fedina penale pulita, Bissonette è uno studente di antropologia e scienze politiche alla locale università Laval, con sede vicino alla moschea. Gli investigatori non hanno ancora accertato il movente dell'azione ma la trattano come "atto terroristico'' (LE FOTO DELLA STRAGE).
Rilasciato un secondo fermato - In un primo momento i sopravvissuti alla sparatoria avevano riferito di aver sentito inneggiare ad Allah e inizialmente era stata fermata anche una seconda persona, risultato poi un semplice testimone e subito rilasciato.