Malala: il decreto di Trump sui rifugiati "mi spezza il cuore"

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L'attivista pakistana premio Nobel per la Pace ha lanciato un appello su Facebook al presidente che ha sospeso per tre mesi l'arrivo di profughi negli Usa :"Gli chiedo di non voltare le spalle ai bambini e alle famiglie più indifese del mondo"

Malala Yousafzai non condivide la linea scelta dal presidente statunitense Donald Trump sull’immigrazione. Per questo, la giovane attivista pakistana vincitrice del premio Nobel per la Pace ha lanciato un appello al tycoon, attraverso la pagina Facebook “Malala Fund”: "Mi si spezza il cuore nel vedere che l'America sta voltando le spalle a una storia gloriosa di accoglienza di immigrati e rifugiati, persone che hanno contribuito a costruire il Paese, disposti a lavorare duramente in cambio di una  chance di vita migliore". 

 

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L'appello a non "voltare le spalle" ai più bisognosi - Donald Trump ha firmato un decreto che sospende, per tre mesi, il programma di accoglienza dei rifugiati negli Usa, con l’obiettivo di aumentare le misure per la lotta al terrorismo islamico. Ma la decisione, per Malala, è un segno che il presidente "sta chiudendo la porta in faccia a bambini, madri e padri in fuga dalla violenza e dalla guerra”. “In questo momento di incertezza e inquietudine in tutto il mondo”, ha aggiunto la ragazza,  “chiedo al presidente Trump di non voltare le spalle ai bambini e alle famiglie più indifese del mondo". L’appello social di Malala ha ricevuto più di seimila “mi piace” in poche ore ed è stato condiviso più di cinquemila volte. 

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