Ultima conferenza stampa del presidente uscente degli Stati Uniti d'America. Monito al Tycoon: "Nelle relazioni israelo-palestinesi eviti mosse improvvise e unilaterali"
Obama lancia l'ultimo monito a Trump prima di lasciare la Casa Bianca: “Rispetti la libertà di stampa. La democrazia ne ha bisogno”. Ma dal Tycoon arriva un nuovo attacco ai giornalisti: “Sono disonesti”.
L’ultima conferenza stampa di Obama - "Grazie a voi sono stato un presidente migliore". Barack Obama rende omaggio ai giornalisti che in questi otto anni lo hanno seguito giorno e notte nel corso della sua avventura presidenziale. E nella sua ultima conferenza stampa alla Casa Bianca lancia un chiaro messaggio a chi lo rimpiazzerà nello Studio Ovale: "Gli americani hanno bisogno della stampa, occhio critico su chi detiene il potere". Al suo successore Obama ricorda anche che il lavoro del presidente è "talmente grande che non lo si può fare da soli".
“Lasciare i giornalisti alla Casa Bianca” - Il monito al rispetto della libertà di stampa è quello che il 44.mo presidente degli Stati Uniti ha ripetuto più volte in tanti suoi viaggi e messaggi rivolti all'estero, dalla Cina alla Turchia, passando per Cuba e la Russia. Per Obama è fondamentale la presenza all'interno della Casa Bianca dei giornalisti che sprona così: “Continuate con la stessa tenacia". L’idea di sfrattare i giornalisti è un’ipotesi accreditata anche dal futuro portavoce della Casa Bianca Sean Spicer e dal futuro capo di gabinetto di Trump Reince Priebus. Nelle ultime ore, però, il tycoon, ha smentito.
"Manning ha già scontato una dura pena" - Il presidente Barack Obama nella la sua ultima conferenza stampa ha difeso la scelta di commutare la pena di 35 anni di carcere a Bradley Chelsea Manning, il soldato che passo' a WikiLeaks 260.000 documenti segreti del Pentgaono e del dipartimento di Stato, perché "ha scontato una dura pena" e dal mio punto di vista "è stata una condanna sproporzionata". Manning è stato graziato da Obama e dopo aver scontato 7 anni sarà liberato il 17 maggio.
I rapporti tra Usa e Medio Oriente - Il presidente uscente Usa, Barack Obama, ha sconsigliato al suo successore Donald Trump di procedere nella gestione delle relazioni israelo-palestinesi "con mosse improvvise e unilaterali" perché sono pericolose. Il riferimento è ancora una volta alla promessa fatta in campagna elettorale da Trump di spostare l'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv (dove hanno sede tutte le legazioni diplomatiche) a Gerusalemme. Obama teme che un'operazione del genere o altri passi poco ponderati potrebbero avere conseguenze "esplosive" nella regione.
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“Mantenere le relazioni con la Russia” – All’inizio del mandato, ha spiegato Obama, “è stato fatto tutto quello che poteva essere fatto per incoraggiare la Russia a essere un membro costruttivo della comunità internazionale”. “Dopo che Putin è tornato alla presidenza – ha detto Obama – c’è stata un’escalation di retorica anti-americana”