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Svizzera, le ragazze musulmane devono frequentare corsi di nuoto misti

Mondo
Foto d'archivio Getty Images

Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo secondo cui il Paese "ha il diritto di dare la precedenza alle regole della scuola e alla piena integrazione" prima che a quelle religiose

Le ragazze musulmane della Svizzera dovranno frequentare lezioni di nuoto miste. A stabilirlo è stata la Corte europea dei diritti dell'uomo che, da Strasburgo, ha ammesso che costringere le giovani a nuotare con i loro coetanei è "un'interferenza nella libertà di religione", ma "non si tratta di una violazione".

 

Il caso di Basilea - La Corte si è pronunciata dopo che due genitori musulmani di Basilea avevano ricevuto una multa di 1.4000 franchi per non aver lasciato frequentare alle loro due figlie i corsi di nuoto misti obbligatori previsti dalla scuola elementare delle bimbe. Per Strasburgo, in questo caso, la precedenza va data "alle regole della scuola e alla piena integrazione" dei ragazzi e quindi non a quelle religiose che imporrebbero alle giovani di nuotare solo in presenza di altre donne. Secondo la Corte, la multa è quindi legittima e per questo il ricorso della coppia è stato respinto. Inoltre, d'ora in poi, le autorità svizzere potranno obbligare le famiglie musulmane a far frequentare alle loro figlie i corsi di nuoto in cui ci saranno anche degli iscritti maschi.

 

Il precedente - In Svizzera, il tema della frequentazione dei corsi di nuoto misti era già stato al centro del dibattito nel luglio scorso. In quell'occasione, a due ragazzine islamiche di 12 e 14 anni era stata negata la cittadinanza dopo che si erano rifiutate di frequentare le lezioni di nuoto a scuola. Così i giudici avevano negato alle due giovani la naturalizzazione svizzera.

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