Lo stato islamico ha rivendicato la strage al Reina in cui sono morte 39 persone e 70 sono rimaste ferite. Arrestati 12 sospetti. Per le autorità l'attentatore sarebbe un cinese dello Xinjiang
E' stato rivendicato dall'Isis l'attentato di Capodanno a Istanbul, al Reina club (FOTO - VIDEO). Il bilancio dell'attacco è di 39 morti e una settantina di feriti, soprattutto stranieri. In un comunicato diffuso sui social media lo stato islamico dice che un "soldato del califfato" ha condotto l'attacco e minaccia altri attacchi in Turchia. Il gruppo jihadista definisce la Turchia "apostata" e "serva dei crociati". Per le autorità, il killer sarebbe uno jihadista uiguro, un cinese dello Xinjiang. Dalle immagini, i tratti somatici sarebbero comunque asiatici. Secondo altre ipotesi anche uzbeko o kirghizo. Sono almeno 17mila gli agenti impegnati nella caccia all’uomo responsabile della strage. Mentre almeno 12 sospetti militanti dell'Isis sono stati fermati dalle unità antiterrorismo della polizia di Istanbul per un presunto coinvolgimento.
La rivendicazione - Nella sua rivendicazione, che per la prima volta viene pubblicata anche in turco, l'Isis dice che l'attentato di Capodanno a Istanbul è una "vendetta" per i bombardamenti della Turchia contro i musulmani in Siria. Secondo il comunicato del gruppo jihadista, "l'eroico soldato del califfato" ha usato anche delle granate e ha causato 150 tra morti e feriti nel nightclub Reina. "Che il governo apostata della Turchia - si legge nel comunicato - sappia che il sangue dei musulmani versato per i bombardamenti dei suoi caccia si trasforma in fuoco nella sua casa".
I superstiti italiani - Intanto è emerso che all’interno c'era anche un gruppo di italiani. Si sono salvati buttandosi a terra e schivando i colpi che il killer sparava a bruciapelo, riuscendo a cavarsela solo con qualche escoriazione. Si tratta di tre modenesi, un palermitano ed una ragazza bresciana (LE IMMAGINI DEI FAMILIARI DELLE VITTIME).
Vertice al Viminale, attenzione altissima - Allerta terrorismo anche in Italia dopo la strage di Istanbul, in questi giorni di festa a cavallo dell'Epifania. Vertice al Viminale, con il ministro Minniti che vede i responsabili delle forze di Polizia e di intelligence: "L'attenzione rimane altissima, ma il livello della minaccia per l'Italia non cambia". Prevenzione attraverso i servizi e controllo del territorio sono gli strumenti del dispositivo di sicurezza. Vigilanza anche su possibili attacchi con i droni.
Perché la Turchia è nel mirino dell'Isis
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