Il portavoce della Difesa americana: "Se ne avremo l'opportunità tenteremo in ogni modo di processarlo come merita". Doppio attentato jihadista in un mercato di Baghdad contro i musulmani sciiti
Il leader dell'Isis, Abu Bakr al Baghdadi, è ancora vivo nonostante i ripetuti sforzi della coalizione a guida Usa di ucciderlo e le voci circolate a inizio dicembre che lo davano per morto. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, Peter Cook, alla Cnn. Secondo Cook, le agenzie di sicurezza Usa "pensano che Baghdadi sia vivo e guidi ancora" lo Stato Islamico.
Cook: "Cerchiamo di tracciare i suoi movimenti" - "Stiamo ovviamente facendo tutto il possibile per tracciare i suoi spostamenti. Se ne avremo l'opportunità tenteremo in ogni modo di processarlo come merita. Stiamo facendo il possibile e stiamo impiegando molto tempo su questo fronte", ha detto Cook.
Raddoppiata la taglia sul leader jihadista - A inizio mese, gli Usa hanno raddoppiato la taglia su Baghdadi portandola a 25 milioni di dollari. Non è chiaro se il leader sia nascosto a Baghdad, dove proclamò il califfato nel 2014. L'ultima apparizione, solo vocale, è stata in un video messaggio a novembre dove incitava i suoi a combattere per difendere la capitale irachena.
Doppio attentato a Baghdad - Proprio a Badghad l'Isis ha rivendicato un duplice attentato kamikaze in un mercato nel quartiere di Sirnak, costato la vita ad almeno 28 persone, mentre i feriti sono 53. L'obiettivo dell'attacco, hanno spiegato i miliziani del sedicente stato islamico, era colpire i musulmani sciiti. Numerosi sono gli attacchi condotti dall'Is in Iraq, anche contro obiettivi civili. Le azioni si sono intensificate da quando, il 17 ottobre, Baghdad ha lanciato un'offensiva militare per riprendere il controllo di Mosul, dal giugno del 2014 roccaforte jihadista nell'Iraq settentrionale. Giovedì l'operazione è entrata nella fase due.
Leader di Boko Haram smentisce la propria uccisione - In queste ore è tornato a far sentire la sua voce anche Abubakar Shekau. leader del gruppo integralista islamico nigeriano Boko Haram. In un video ha smentito di essere stato ferito a morte, come invece affermato dalle autorità nigeriane, e ha incitato i suoi seguaci a continuare negli atacchi.