Dylan Roof è stato giudicato colpevole di omicidio e crimine d’odio. Nel giugno 2015 fece irruzione in una chiesa e uccise 9 afroamericani
Dylan Roof, il giovane di 22 anni autore della strage nella chiesa di Charleston, in South Carolina, nel giugno del 2015, è stato giudicato colpevole di omicidio e crimine d'odio. Uccise 9 afroamericani a colpi di arma da fuoco. Ora rischia la pena di morte. "Volevo scatenare la guerra razziale", ammise.
I giurati hanno impiegato solo due ore di camera di consiglio per decidere. Ben 33 i capi di accusa in base ai quali Roof è stato condannato per il suo gesto definito "crudele e calcolato".
Killer condannato, rischia la pena di morte - Al momento della lettura del verdetto il giovane, che si è sempre dichiarato colpevole, non ha mostrato alcuna emozione. I familiari delle vittime sono rimasti in silenzio, tenendosi per mano, qualcuno piangendo.
La strage che sconvolse l'America: FOTO
Omicidio e crimine d’odio - Il 17 giugno 2015 entrò armato di una pistola nella Mother Emanuel Church di Charleston dove si stava svolgendo un incontro di studio sulla Bibbia. Dopo aver finto di essere interessato alla riunione fu fatto sedere accanto al reverendo Clementa Pickney, una delle vittime. Poi estrasse improvvisamente l'arma e fece fuoco su tutte le persone sedute attorno al tavolo, non lasciando scampo a nessuno.
L'episodio scioccò l'intera America e scatenò un'ondata di indignazione visti i connotati razzisti dell'episodio. Il presidente Barack Obama partecipò ai funerali delle vittime.
Pena di morte o ergastolo - Il 3 gennaio comincerà la parte del processo per stabilire se Roof sarà condannato alla pena di morte o all'ergastolo. Nel primo caso sarebbe la seconda volta in poco tempo che il Dipartimento alla giustizia vedrebbe accolta la rara richiesta della pena capitale a livello federale. L'altro episodio si riferisce alla condanna dell'attentatore sopravvissuto della maratona di Boston.