Francia, rischio "elevato" per la diffusione dell'influenza aviaria
MondoScoperti nuovi focolai nel Nord-Passo di Calais, nel Sud-Ovest e in Alta Savoia. Torna dunque il pericolo H5N8 negli allevamenti francesi: il ministero dell'Agricoltura transalpino vara misure drastiche per evitare il contagio
L'influenza aviaria torna a fare paura in Francia. Il ministero dell'Agricoltura francese ha annunciato di aver alzato il livello di rischio collegato al virus H5N8 da "moderato" a "elevato".
Rischio "elevato" - L'annuncio fa seguito alla scoperta di "diversi focolai di influenza altamente patogena H5N8 negli allevamenti del Sud-Ovest e nella fauna selvaggia nel Pas-de-Calais e in Alta Savoia", in quest'ultimo caso non lontano dal cofine con l'Italia. Il livello di rischio è riferito all'intero territorio nazionale. Nella nota del ministero si legge che la scelta è stata fatta anche sulla base della "rapida evoluzione della situazione sanitaria in Francia e in diversi Paesi europei, e per la dinamica di propagazione del virus". C'era già stato un precedente innalzamento dell'allerta lo scorso 17 novembre, momento in cui il rischio era passato da "trascurabile" a "moderato". Il governo raccomanda inoltre di adottare strette misure di sicurezza sanitaria per chi lavora negli allevamenti.
Le zone più colpite - Il primo caso esaminato risale al 26 novembre nell'allevamento di Marck (Pas-de-Calais, nel Nord della Francia), eseguito su 20 anatre usate per la caccia. La Francia, che ha il più grande bacino di allevamento di pollame in Europa, sta ancora recuperando i danni prodotti all'inizio di quest'anno dalla stessa aviaria nel Sud-Ovest del Paese. L'allerta è stata lanciata con particolare attenzione nelle zone umide del territorio francese, dove il rischio di contaminazione tra i volatili è più alto. Qui è la selvaggina a fare paura: questi uccelli possono essere portatori sani del virus, trasmettendolo così al pollame attraverso piume e feci.
Cosa comporta il nuovo livello di rischio - Il ministero ha diramato anche le linee guida di protezione da applicare su tutto il territorio francese. In primo luogo, è previsto l'obbligo di confinamento e dell'installazione di reti per impedire il contatto con uccelli selvatici per tutti gli allevamenti commerciali (salvo deroghe) e per tutti gli allevamenti da cortile (senza deroghe). Poi viene introdotto il divieto di riunire volatili vivi in contesti pubblici come i mercati, per evitare il rischio di contaminazioni. Infine c'è il divieto di lancio di selvaggina per la caccia su tutto il territorio nazionale.
Allarme anche in altri Paesi - La presenza di volatili infetti è stata riscontrata anche in Germania, Svizzera e Olanda. In quest'ultima sono state abbattute 190mila anatre allevate in sei aziende agricole, proprio a causa dell'influenza aviaria. Benché l'influenza H5N8 sia altamente patogena, il rischio di contagio per gli esseri umani è molto basso. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’infezione umana con il virus H5N8 non può essere esclusa a priori, anche se le probabilità sono molto ridotte.