La Casa Bianca ha messo a punto un piano per preservare il patrimonio digitale, pensando a come gestire la transizione delle utenze di Facebook, Twitter, Instagram e degli strumenti web alla nuova presidenza
Passaggio di consegne. E anche di presenza online. Mentre il repubblicano Donald Trump supera la soglia dei 270 grandi elettori necessari per succedere a Barack Obama alla guida degli Stati Uniti, la Casa Bianca si prepara alla prima transizione digitale degli account social e degli strumenti web presidenziali.
Che ne sarà del patrimonio digitale creato dall’amministrazione uscente? L’amministrazione Obama ha aperto diversi account ufficiali: Facebook, Twitter, Youtube, Vimeo, iTunes, Instagram e via dicendo. Con il passaggio di consegne al nuovo Presidente questi contenuti resteranno sempre accessibili, ma in parte verranno trasferiti su altri account, come spiega la Casa Bianca in una nota. Ecco cosa succederà.
Twitter e i social – Quando il prossimo 20 gennaio il nuovo presidente si insedierà alla Casa Bianca erediterà l’account Twitter presidenziale @POTUS (acronimo di President of the United States, lanciato solo nel 2015, prima Obama usava un profilo personale) con tutti i suoi 11 milioni di followers. Il profilo sarà però ripulito dagli oltre 317 tweet ad opera del presidente uscente, che saranno trasferiti sul nuovo account @Potus44 gestito dai National Archives and Records Administration (NARA), dove saranno conservati e resi accessibili. Lo stesso succederà per gli account @WhiteHouse, @FLOTUS (della First Lady Michelle Obama), @PressSec (del Portavoce della Casa Bianca) e @VP (del Vice Presidente Joe Biden). Le cose funzioneranno allo stesso modo per i profili Facebook e Instagram presidenziali, che esordiranno nel nuovo mandato con una timeline svuotata. Un archivio dei contenuti condivisi sotto la guida di Barack Obama sarà prossimamente accessibile ai seguenti indirizzi: Instagram.com/ObamaWhiteHouse e Facebook.com/ObamaWhiteHouse.
Il primo tweet di @POTUS
Hello, Twitter! It's Barack. Really! Six years in, they're finally giving me my own account.
— President Obama (@POTUS) 18 maggio 2015
Casa Bianca online – Durante i suoi otto anni di mandato l’amministrazione Obama ha lanciato un sito della White House completamente rinnovato con tanto di blog e newsletter. Dal 20 gennaio 2017 verrà congelato (proprio come era successo per Bill Clinton e George W. Bush) e reso disponibile con tutti i contenuti all’indirizzo ObamaWhiteHouse.gov. Il presidente entrante riceverà il dominio WhiteHouse.gov con la possibilità di dare al portale una nuova impronta. Sarà mantenuta anche We The People, la sezione lanciata nel settembre del 2011 che permette ai cittadini di creare petizioni online sottoponendo le più svariate questioni all’attenzione del Presidente e del suo team: le oltre 470 mila raccolte firme che hanno visto la luce negli ultimi cinque anni verranno archiviate nei National Archives and Records Administration (NARA).
Gli archivi NARA - Infine anche i contenuti fotografici e i video condivisi sui profili presidenziali di YouTube e Flickr saranno conservati e gestiti dagli archivi ufficiali nazionali: “Dai tweet alle foto – spiega Kori Schulman, vice direttore digitale alla Casa Bianca - tutto il materiale che abbiamo pubblicato online sarà conservato nei NARA, proprio come hanno fatto le amministrazioni precedenti attraverso note scritte a mano, fax fino alle e-mail”. Per rendere le transizioni future più veloci ed efficienti la Casa Bianca chiede aiuto agli utenti invitandoli a suggerire “soluzioni creative” e sottolinea: “Stiamo lavorando per garantire che il prossimo presidente e l'amministrazione - a prescindere dal partito - possano continuare ad utilizzare e sviluppare le risorse digitali che abbiamo creato per connettersi direttamente con le persone”.
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