Parigi, centinaia di poliziotti manifestano sugli Champs-Elysées

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A Parigi i poliziotti manifestano per ottenere maggiore attenzione da parte delle istituzioni (Getty Images)
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Dieci giorni dopo l'attacco contro un gruppo di agenti nella banlieue della capitale, alla una di notte di martedì mattina è scattata la protesta degli agenti

Centinaia di agenti di polizia hanno manifestato sugli Champs-Elysées, a Parigi, nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 ottobre. Decine di auto della polizia hanno interrotto il traffico per una manifestazione di protesta non annunciata: gli agenti hanno chiesto al governo più risorse, maggiore fermezza nella lotta contro il crimine e più attenzione da parte delle istituzioni.

 

La protesta – Gli agenti si sono dati appuntamento davanti al Saint-Louis hospital, dove è ancora ricoverato un poliziotto gravemente ustionato alle mani e al viso a causa delle molotov lanciate l'8 ottobre a Viry-Chatillon. Con i lampeggianti in funzione, gli agenti hanno fatto diversi giri attorno all'Arco di Trionfo verso l’una del mattino.

Al centinaio di agenti provenienti dal dipartimento di Essone si sono uniti altri 400 poliziotti provenienti da tutto l’Île-de-France. La protesta è stata organizzata al di fuori dei classici canali sindacali.

 

 

L'attacco di Viry-Chatillon - Lo scorso 8 ottobre quattro poliziotti sono stati feriti, due in modo grave, in un attacco con bombe molotov compiuto da una quindicina di persone a Viry-Chatillon, nel dipartimento francese della Essonne, regione dell'Île de France. Ossia in una zona attraversata da forti tensioni sociali. I due agenti erano in auto quando alcuni sconosciuti li hanno aggrediti lanciando molotov.

 

Malcontento generale tra gli agenti di Polizia - Secondo quanto riportato dal quotidiano francese "Le parisien", siamo davanti a un malcontento generalizzato tra le forze di polizia francesi, causato da attrezzature obsolete e dalla mancanza di protezione e di risorse. In uno degli sms utilizzati per organizzare la manifestazione e inviati lunedì prima della manifestazione, pubblicato da "Le monde", si legge infatti: “Di fronte a una gerarchia carrierista, a un élite di sindacati bloccati nei loro conflitti, alla giustizia completamente disinteressata al nostro destino, dobbiamo stare uniti”.

 

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