Siria, in arrivo 8 ore di tregua ad Aleppo

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Il temporaneo cessate il fuoco previsto per il 20 ottobre. La decisione arriva per “evacuare i malati e feriti nonché per il ritiro dei miliziani”. Lo ha annunciato il generale russo Serghiei Rudskoi. L’Onu: “Bene la tregua, ma deve essere più lunga”

Otto ore di tregua ad Aleppo, il 20 ottobre dalle 8 di mattina alle 16, per permettere di “evacuare i malati e feriti nonché per il ritiro dei miliziani”. Lo ha annunciato il generale russo Serghiei Rudskoi: "Capiamo che ci può volere molto tempo per concordare tutte le questioni - ha detto il diplomatico - perciò noi abbiamo preso la decisione di non perdere tempo e di iniziare le pause umanitarie soprattutto per il passaggio libero dei cittadini pacifici”. Il generale ha aggiunto che “nonostante i partner americani abbiano rinunciato alla separazione dei terroristi dall'opposizione moderata, la Russia sta lavorando insieme all'Onu e ai paesi che hanno un'influenza su Al Nusra per il ritiro da Aleppo delle formazioni di quest'ultima in conformità all'iniziativa dell'inviato speciale dell'Onu in Siria Staffan de Mistura”.

 

 

Le reazioni di Onu e Ue - Le Nazioni Unite, attraverso il portavoce Stephane Dujarric, hanno fatto sapere di accogliere “con favore qualsiasi pausa nei combattimenti, ma serve una tregua più lunga per portare gli aiuti” ad Aleppo. Il capo della diplomazia dell'Unione Europea, Federica Mogherini, aveva definito la proposta un primo "passo positivo, un inizio" ma "non sufficiente: servono almeno 12 ore".

 

 

Tensioni tra Mosca e Washington - La decisione della Russia arriva dopo una giornata di forti tensioni intorno alla crisi siriana: mentre Stati Uniti e Gran Bretagna discutevano di possibili nuove sanzioni contro Mosca, il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha annunciato come “le azioni ostili verso la Russia non rimarranno senza risposta. Per quanto riguarda il flusso di minacce che arriva da Washington e non si ferma neppure un solo giorno - ha continuato il diplomatico - la nostra risposta è una: è la prova della debolezza dell'amministrazione statunitense”.

 

 

Ue: "Possibili crimini di guerra" - E, oltre alle schermaglie tra Russia e Usa, è arrivata anche la presa di posizione dell’Unione Europea: il Consiglio dei ministri degli Esteri tenutosi a Lussemburgo ha infatti bollato come “possibili crimini di guerra” i continui bombardamenti delle forze di Mosca e dell’esercito siriano su Aleppo. "L'intensità e la portata dei bombardamenti sulla parte est di Aleppo sono chiaramente sproporzionati" - si legge nella dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri Ue - "colpire deliberatamente ospedali, personale medico, scuole, ed infrastrutture essenziali, così come l'uso di barili bomba, bombe a grappolo ed armi chimiche costituisce una catastrofica escalation del conflitto e potrebbero configurarsi come crimini di guerra".

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