Polonia, il parlamento respinge la legge anti-aborto

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La proposta, sostenuta da un'iniziativa popolare, prevedeva il carcere fino a 5 anni per le donne che si sottoponevano all'interruzione di gravidanza. Lunedì 100mila polacche erano scese in strada per protestare

Il parlamento polacco ha bocciato a grande maggioranza la proposta di legge di iniziativa popolare che mirava a rendere totalmente illegale l'aborto e che prevedeva pene detentive fino a cinque anni per le donne che vi si sottoponevano. Il testo è stato bocciato con 352 voti, la somma dei deputati della maggioranza conservatrice al potere e dell'opposizione; solo 56 deputati hanno votato favore, mentre 18 si sono astenuti.
 

Nei giorni scorsi proteste in tutta la Polonia - Il partito conservatore Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski ha fatto quindi marcia indietro. Il No arriva dopo le imponenti manifestazioni di lunedì scorso, quando circa 100mila donne sono scese in strada vestite di nero per protestare contro la proposta. In Polonia già vige una delle più dure legislazioni in materia di diritto di aborto; e la proposta cercava di bocciare ogni tipo di aborto a meno che la vita della madre non fosse a rischio.
 

Il partito conservatore ha votato contro - "Pis è e sarà sempre dalla parte della vita ma l'impatto del divieto di aborto può essere contrario ai risultati desiderati" ha detto Kaczynski prima del voto. "Noi rispettiamo tutte le voci e le opinioni sull'aborto" ha aggiunto il premier Beata Szydlo che ha anche annunciato un programma di sostegno del governo alle famiglie con i bambini handicappati. Distinguo erano arrivati anche dalla chiesa cattolica, con i vescovi polacchi che in un comunicato avevano ricordato di non essere a favore della punizione per le donne che abortiscono.

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