Giordania, assassinato scrittore a processo per vignetta controversa
MondoNahed Hattar è stato ucciso davanti al tribunale dove doveva comparire per aver condiviso sui social un disegno anti-Isis, considerato offensivo per l’Islam. Arrestato il killer: ha confessato. L'intellettuale era anche molto vicino al presidente siriano Assad
Un controverso scrittore giordano, Nahed Hattar, è stato assassinato ad Amman con tre colpi di arma da fuoco, davanti a un tribunale dove doveva comparire per avere condiviso sui social una vignetta considerata blasfema per l'Islam. Il killer è stato immediatamente arrestato, secondo la stampa locale. Si tratterebbe di un predicatore proveniente da una moschea di un quartiere povero di Amman. Alla polizia, l'imam ha confessato di essere rimasto "sconvolto" dalla vignetta condivisa dallo scrittore.
Chi era Hattar - Hattar, 55 anni, grande esperto di Medio Oriente, era stato fermato ad agosto con l'accusa di avere condiviso su Facebook una vignetta considerata offensiva per i musulmani. Dopo essere stato interrogato, lo scrittore era rimasto in carcere un mese con l'accusa di "razzismo e settarismo", secondo l'agenzia ufficiale giordana Petra. L'8 settembre era stato liberato su cauzione. Hattar era inoltre un grande sostenitore del presidente siriano, Bashar al Assad, che considerava un baluardo contro il dilagare dell'Islam fondamentalista.
La vignetta contestata - Il pm di Amman, Abdullah Abul-Ghanam, lo aveva incriminato per "insulto alla religione", essendo proibito "pubblicare materiale, immagini o disegni con l'intenzione di colpire i sentimenti religiosi e la fede". Hattar, considerato un sostenitore del presidente siriano Bashar al-Assad, aveva postato sul social una vignetta, intitolata "il Dio di Daesh", in cui si vede un combattente dell'Isis a letto accanto a due donne che chiede a Dio di servirgli da bere. Hattar, viste le reazioni innescate, aveva spiegato che non intendeva offendere i musulmani, ma semplicemente far capire come l'Isis " vede Dio e il Paradiso".