Batosta per Merkel a Berlino, Cdu mai così male dal dopoguerra

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Foto Getty Images a spoglio non ancora terminato
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Per la cancelliera la nuova sconfitta del suo partito è "un risultato amaro", ma ribadisce la sua politica sui profughi: "Se necessario la spiegherò con più energia". I populisti dell'Afd che raccolgono il 14,2% con la loro campagna anti-migranti

Nuova batosta elettorale per il partito della cancelliera Angela Merkel e nuova affermazione, ben oltre il 10%, per i populisti dell'Afd e la loro campagna anti-migranti. E' la sentenza delle urne nelle elezioni per il rinnovo del parlamento della città-regione di Berlino.

Merkel: "Un risultato amaro"
- Commentando il risultato la cancelliera lo ha definito "amaro" e si è assunta parte della responsabilità della sconfitta del suo partito. "Se uno dei motivi del cattivo"risultato "è che non sono state spiegate sufficientemente direzione, meta e convinzioni fondamentali della nostra politica sui profughi, desidero sforzarmi" di spiegarle, "certamente non per la prima volta ma forse ancora una volta con più energia" ha poi ribadito Merkel che ha spiegato di non aver l'intenzion di sostenere una linea di chiusura ai migranti islamici. La cancelliera ha anche escluso che si possa ripetere un afflusso di migranti come quello avenuto nel 2015.

 

I dati - Il partito cristiano-democratico (Cdu) della cancelliera, con un magro 17,9% in calo di 5,4 punti rispetto alle precedenti consultazioni riscuote il peggior risultato del dopoguerra nelle elezioni per il controllo della città-Stato (Land), con conseguente sfratto dal municipio più importante di Germania: i socialdemocratici della Spd, pur con un crollo anche peggiore di consensi, pari a 6,3 punti, si confermerebbero primo partito col 22%, ma insieme alla Cdu non hanno più i seggi per proseguire sulla strada della 'grande coalizione', replica in sedicesimo di quella che governa il paese dal 2013.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="de" dir="ltr">Das vorläufige amtliche <a href="https://twitter.com/hashtag/Endergebnis?src=hash">#Endergebnis</a> der Wahl zum Berliner Abgeordnetenhaus: <a href="https://twitter.com/hashtag/agh16?src=hash">#agh16</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/zdfwahl?src=hash">#zdfwahl</a> <a href="https://t.co/ouwsNMTABm">pic.twitter.com/ouwsNMTABm</a>&mdash; ZDF heute (@ZDFheute) <a href="https://twitter.com/ZDFheute/status/777650271149236224">18 settembre 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

Fine della grande coalizione - Probabile è una sterzata a sinistra, col il varo di una coalizione "rosso-verde-rossa" con Verdi, dati al 15,4% (-2,2 punti) e Sinistra (Linke, 15,6% +3,9). Il 'Municipio rosso' di Berlino dunque non si chiamerà più così solo per il colore dei suoi mattoni.

 

Avanzano i populisti - L'Alternativa per la Germania (Afd), nata solo tre anni fa, avrebbe invece ottenuto un 13,6% al suo primo affacciarsi alle elezioni berlinesi e ora è rappresentata nei parlamenti di 10 dei 16 Laender tedeschi. Sulla scorta anche di sondaggi nazionali, Joerg Meuthen - che assieme alla più nota Frauke Petry guida il partito nazionalista - si è detto convinto che l'Afd otterrà un risultato a doppia cifra anche alle politiche nazionali del settembre dell'anno prossimo.

Nodo migranti - Quello di Berlino era l'ultimo test prima delle elezioni federali del settembre 2017 e segue l'elezione svoltasi nel Land orientale del Meclemburgo due settimane fa, segnata dallo storico primo sorpasso dell'Afd sulla Cdu. La nuova sconfitta del partito della Merkel è di nuovo causata dall'ascesa della formazione che fa leva sui timori generati nella società tedesca dall'afflusso di profughi, che l'anno scorso ha toccato quota 1,1 milioni in seguito all'apertura delle frontiere voluta dalla cancelliera per risolvere la crisi migratoria nei Balcani.

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