New York, imam e suo assistente uccisi vicino a una moschea

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Veglia di preghiera nella moschea del Queens (Getty)
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Secondo la polizia non si tratta di un "crimine di odio", forse una rapina

A New York un imam della moschea del quartiere di Queens è morto, colpito alla testa da diversi colpi d'arma da fuoco. Stava camminando per strada e tornava a casa al termine della preghiera. Un altro uomo che gli stava accanto è stato raggiunto da proiettili al torace ed è morto poco dopo in ospedale. La sparatoria è avvenuta nei pressi della moschea Al-Furqamm Jame Masjid a Ozone Park.

 

Aggressore in fuga - L'aggressione, tra la 79esima strada e Liberty Avenue, secondo il New York Daily News è opera di un singolo, un uomo che indossava una maglietta blu scuro e aveva con sé una pistola e che dopo aver aperto il fuoco si è dileguato.

 

La polizia ha escluso per il momento che la sparatoria sia un cosiddetto "crimine di odio", innescato da tensioni religiose o razziali. L'episodio potrebbe essere legato a una rapina. La comunità islamica però denuncia: "C’è un clima di odio, è colpa di Trump".

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