Ci sono anche due connazionali tra le persone coinvolte dalle esplosioni a Hua Hin. Le loro condizioni non sono gravi. Intanto una nuova serie di deflagrazioni in varie città ha causato 4 morti. Per la polizia non si tratta di terrorismo ma di “sabotaggio locale”. LE FOTO
Ci sono anche due turisti italiani tra i feriti del doppio attentato esplosivo a Hua Hin, una delle maggiori mete turistiche della Thailandia. I due feriti sarebbero un ragazzo di 21 anni e un uomo di 51 anni. Il primo è stato curato in pronto soccorso per ferite minori e già dimesso, mentre il secondo, colpito alla schiena da una scheggia, è stato operato d'urgenza e dovrà rimanese in ospedale per almeno una settimana. Le sue condizioni non sono gravi. Anche la Farnesina ha confermato il ferimento dei due (LE FOTO).
La testimonianza - "Ero a due metri dalla bomba, vicino a una signora che è morta. Sono stato fortunato", ha dichiarato all'Ansa proprio il 51enne ricoverato in ospedale. "Festeggiavo il compleanno. Ero fuori, girato verso la strada. Il proprietario del bar mi ha chiamato dentro: in quel momento l'esplosione è avvenuta dietro me. Ho capito subito che non ero in pericolo di vita, ma intorno a me c'era il panico: vetri rotti, tavoli ribaltati, gente che urlava e scappava via".
Nuove esplosioni - Un’altra serie di esplosioni ha colpito diverse località costiere della Thailandia, dopo la doppia deflagrazione di Hua Hin. Un portavoce della polizia locale ha parlato di 11 esplosioni totali in 5 diverse province meridionali. Nella maggior parte dei casi si è trattato di duplici esplosioni: i morti sarebbero quattro.
Polizia: “Non è terrorismo” - Sempre secondo il portavoce della polizia, la serie di attacchi dinamitardi in varie località turistiche della Thailandia non è collegata al terrorismo ma è "sabotaggio locale limitato ad alcune aree”. Nessuna rivendicazione è arrivata e al momento sono varie le ipotesi: separatismo islamico del sud, attacco politico o semplice disputa locale.