Le forze dell'ordine hanno confermato che uno dei cuochi del ristorante è caduto sotto il fuoco amico. Il suo corpo era stato conteggiato tra quello dei terroristi
Emergono nuovi dettagli sul blitz della polizia che gettano ombre sull'operato delle forze dell'ordine bengalesi. Come anticipato da Sky News, le teste di cuoio che sono entrate nel locale hanno ucciso accidentalmente uno degli ostaggi. Saiful Islam, alto ufficiale di polizia di Dacca, ha riferito che il pizzaiolo 40 ennedel ristorante, un cittadino del Bangladesh risulta tra le sei persone, cinque delle quali terroristi, uccise durante il blitz che ha posto fine al sequestro degli ostaggi.
Anche uomo arrestato forse non è un terrorista - E si tratterebbe in realtà di un dipendente del ristorante anche il presunto terrorista rimasto ferito e arrestato dalle forze dell'ordine. A quanto si legge sul sito bengalese Bdnews24, sia la madre del giovane che un altro dipendente del locale hanno identificato il ferito portato via dalla polizia come uno degli aiuto cuoco. La madre, Masuda Begum, ha detto di aver cercato il figlio per due giorni e di averlo trovato al Dhaka Medical College Hospital (DMCH), in uno stato gravissimo. "Prima non sapevo se mio figlio era vivo - ha detto la donna al sito - ora mi domando se sopravviverà. Il suo volto è irriconoscibile dopo le botte senza pietà (della polizia). Le mani e le gambe sono gonfie. Perchè hanno fatto questo a mio figlio innocente? Non vi è un solo punto del suo corpo dove non sia stato picchiato".
Salme italiani rientrate in Italia - Sono intante rienrate in Italia le salme dei 9 connazionali uccisi nell'attacco al ristorante di Dacca. Ad attendere i feretri all'aeroporto di Ciampino anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Intanto sono arrivate a Tokyo quelle delle vittime giapponesi.
Mattarella: uniti in una battaglia di civilità
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