"Il mio obiettivo era far uscire la Gran Bretagna dall'Unione Europea. Ora è giusto farmi da parte". Rimane comunque europarlamentare
Il leader euroscettico Nigel Farage, che era stato alla testa della campagna Leave nel referendum sulla Brexit (LO SPECIALE), ha annunciato le sue dimissioni dalla guida del partito Ukip.
Il passo indietro di Farage - Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa sul futuro della sua formazione all'indomani della vittoria nel referendum. "Non sono mai stato e non ho intenzione di essere un politico di carriera" ha detto Farage. "Il mio obiettivo era far uscire il Regno Unito dall'Unione Europea e credo quindi che sia giusto farmi ora da parte" ha poi aggiunto.
Farage resterà deputato dell'Ukip nell'Europarlamento e manterrà anche anche la carica di presidente del gruppo euroscettico Efdd, dove l'Ukip è alleato del M5S.
Watch: Nigel Farage says he will stand aside as leader of UKIP https://t.co/ZlR10okgSO
— Sky News (@SkyNews) 4 luglio 2016
Farage: "Prossimo premier sia sostenitore della Brexit" - "Ho preso la mia decisione dopo il referendum" ha affermato Farage. Il leader dell'Ukip ha detto anche di auspicare che la corsa in seno al Partito Conservatore per la successione a David Cameron possa dare al Paese un primo ministro che sia stato "sostenitore della Brexit" durante la campagna referendaria.
Terza volta che si dimette - E' la terza volta che Farage si dimette da leader dell'Ukip. Aveva guidato il partito fra il 2006 e il 2009, poi è tornato al vertice dopo le elezioni del 2010.
Si era poi dimesso successivamente alle elezioni del maggio 2015, dopo che non era stato eletto deputato. Ci aveva però presto ripensato, tornando a guidare il partito.
Questa volta, ha però assicurato, non sarà così. Anche se, nota il giornale Guardian, Farage ha lasciato intendere di voler esercitare un ruolo nei negoziati per la Brexit, dicendo di "avere forse qualcosa da dare".