Brexit: Cameron non chiederà l'uscita dall'Ue al prossimo vertice

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Il premier britannico non chiederà l'attivazione dell'articolo 50 già al prossimo summit a Bruxelles. E la Scozia potrebbe cercare tramite un voto dell'assemblea di bloccare il processo

Il Parlamento di Edimburgo potrebbe cercare tramite un voto dell'assemblea di bloccare la Brexit. Lo ipotizza la leader scozzese Nicola Sturgeon, senza precisare su quali basi legali questo potrebbe avvenire. Sembrano invece incerti i tempi dell'uscita del Regno Unito. Difficile infatti che Cameron presenti la richiesta già al prossimo summit europeo.

Corbyn sotto pressione
- Intanto le conseguenze della Brexit si avvertono anche nei due partiti storici del Regno Unito. Tra i laburisti il numero uno Jeremy Corbyn ha dimissionato il ministro degli Esteri ombra Hilary Benn dopo le rivelazioni dell'Observer su un possibile 'golpe' interno. Una mossa che non è piaciuta al ministro ombra della Salute Heidi Alexander che ha a sua volta rassegnato le dimissioni, invocando un cambio di leadership. E anche altri esponenti labouristi sarebbero pronti a lasciare. La segreteria di Corbyn, intanto, fa sapere che il capo del Labour resta al suo posto perché 'democraticamente eletto', mentre proprio domani si tiene il dibattito sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti.

Cameron contro Johnson
- La faida fra i Tory, dopo la campagna referendaria, si sposta sul terreno dell'elezione del leader. David Cameron, perso il referendum, non intende sobbarcarsi i negoziati per l'attuazione del divorzio da Bruxelles e per la sua successione potrebbe puntare sulla ministra dell'Interno, Theresa May, cercando così di sbarrare la strada all’ex sindaco di Londra Boris Johnson.

Non sarà Cameron ad attivare l'articolo 50
- Fonti del Consiglio Ue fanno sapere infatti di non aspettarsi da Cameron la presentazione per l'attivazione dell'articolo 50, per far uscire il Regno Unico dall'Unione, al prossimo summitt. Sia chiaro a tutti che non c'è alcun negoziato senza una notifica formale di avvio delle procedure previste dall'art.50. E' irrealistico pensare che Cameron notifichi il recesso al prossimo Consiglio Ue" ha spiegato la fonte ai media.  Sulla questione dei tempi, la stessa fonte osserva che "nell'interesse della Ue e del Regno Unito bisogna avviare questa fase rapidamente", ma contemporaneamente fa notare come il voto abbia provocato "una crisi profonda, non solo della leadership conservatrice ma anche nella societa' britannica, su cui bisogna riflettere".

Oltre 3 milioni di firme per nuovo referendum
- Intanto, secondo un sondaggio del Sun, dopo la Brexit, la maggioranza degli scozzesi è a favore dell'indipendenza dal Regno Unito, mentre supera i tre milioni di firme la petizione per chiedere un altro referendum.

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