Strage di Orlando, la moglie del killer forse sapeva

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La donna accompagnò Omar Mateen in ricognizione al Pulse 

Si concentrano sempre di più intorno a Norr Zahi Salman, la moglie di Omar Mateen, le indagini dell'Fbi sulla strage di Orlando. E la 30enne potrebbe essere incriminata come  complice del marito, che ha ucciso 49 persone e ne ha ferito 53 prima di essere ucciso dalla polizia  (FOTO - TUTTI I VIDEO).

 

 

La moglie forse sapeva - Interrogata dall'Fbi, sarebbe stata lei stessa ad ammettere di aver accompagnato  Mateen almeno una volta al Pulse, la discoteca gay teatro della strage. E, sempre secondo quanto riportato dalla stampa americana, Salman avrebbe cercato di convincere il marito a desistere dalle sue intenzioni. Se così fosse, la donna rischia di essere incriminata.

Intanto, è emerso che gli inquirenti hanno trovato due telefoni che  appartenevano a Mateen, un Samsung ed un modello più vecchio di  cellulare. A differenza di quanto successe con l'ePhone del killer di  San Bernardino, l'Fbi non avrebbe avuto problemi ad avere accesso ai  dati conservati nei due telefoni.

 

 

La doppia vita -  Si continua anche ad indagare nella doppia vita del killer. Le indiscrezioni e le testimonianze finora raccolte indicano una sola verità. il ragazzo di origine afghana frequentava il Pulse club. E - come racconta l'Orlando Sentinel - era un assiduo frequentatore di chat online per omosessuali, iscritto anche a una app per incontri gay chiamata 'Jack'd'.

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