Hamas rivendica attacco a Tel Aviv, stop ingresso a 83mila palestinesi

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Soldati israeliani a Tel Aviv (Getty)
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L'organizzazione fondamentalista minaccia altri attacchi durante il mese del Ramadan

Hamas ha rivendicato l'attacco della notte scorsa a Tel Aviv affermando che i due uomini che hanno sparato all'impazzata nel ristorante dello Sarona Market sono membri della sua organizzazione. In una dichiarazione pubblicata su Twitter, Hamas ha  definito il loro attacco "eroico" e ha minacciato che altri attacchi del genere avverranno durante il mese del Ramadan, iniziato questa settimana.

 

Sospesi i permessi di ingresso per i palestinesi - In tutta risposta Israele ha sospeso i permessi d'ingresso a 83mila palestinesi durante il mese di Ramadan. "Tutti i permessi per il Ramadan, in particolare per le visite di famiglie dalla Giudea-Samaria (Cisgiordania) in Israele, sono congelati", riferisce una nota dell'autorità di governo dei Territori (Cogat). La decisione colpirà 83mila palestinesi, ma anche altri 500 residenti di Gaza che hanno ricevuto il permesso di visitare i parenti durante il Ramadan. 

 

Due 21enni gli attentatori - Quattro gli israeliani uccisi a colpi di arma da fuoco e 16 le persone ferite (di cui tre in gravi condizioni) dai due ventenni palestinesi provenienti dalla Cisgiordania. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha poi affermato che i terroristi, rimasti feriti nell'attacco e arrestati, sono  degli eroi e che questo attentato è "un messaggio per i ragazzi della  resistenza ai leader dell'occupazione". I due palestinesi arrestati sono Muhammad e Khalid Muhamra, entrambi di 21 anni e originari  di Yatta, villaggio della Cisgiordania vicino ad Hebron. Sono entrati illegalmente in Israele ma non hanno precedenti.   

 

 

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