A sfidarsi il candidato ecologista Alexander Van der Bellen e quello della destra estrema anti-immigrati Norbert Hofer. Da martedì 80 agenti austriaci al Brennero
Seggi aperti in Austria, per il ballottaggio tra i due candidati che si contendono la presidenza. A sfidarsi il candidato ecologista Alexander Van der Bellen e quello della destra estrema anti-immigrati Norbert Hofer. Circa 6,.4 milioni di elettori sono attesi alle urne per eleggere il nono capo di Stato austriaco della Seconda Repubblica, fondata nel 1945. I seggi chiuderanno alle 17 e i risultati sono attesi poco dopo.
I due sfidanti - Norbert Hofer, 45 anni, del Partito della Libertà (Fpoe, la formazione euroscettica fondata da Jorg Haider), parte con il vantaggio derivato dalla chiara e inattesa vittoria al primo turno, lo scorso 2 maggio, con il 35% dei voti. L’ambientalista Alexander Van der Bellen, un economista di 72 anni, tra il 1997 e il 2008 ha guidato il partito ecologista e progressista dei Verdi: su di lui confluiscono le speranze di chi vuole arginare l'onda dell'estrema destra.
Esito incerto - Secondo i sondaggi, il ballottaggio è particolarmente incerto perché la gran parte dell'elettorato decidera' il suo voto all'ultimo momento. Per la prima volta dalla fine della II Guerra Mondiale, i candidati al Secondo turno non appartengono a nessuno dei grandi partiti tradizionali, i socialdemocratici e il conservatori.
Il tema migranti - Tra i temi caldi del voto, la questione migranti, col governo che ha annunciato la decisione di schierare, da martedì, 80 poliziotti al confine italo-austriaco, nonostante l'aumento delle forze dell'ordine italiane al confine del Brennero.