Come i leader (e le istituzioni) usano Snapchat

Mondo

Raffaele Mastrolonardo

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Una recente indagine del sito Twiplomacy indaga come alcuni capi di Stato e alcuni governi - dalla Casa Bianca a François Hollande al Parlamento europeo - utilizzano l’app più effimera in circolazione

 

Facebook, Twitter, Instagram. Le vie per raggiungere gli elettori e per fare politica sono sempre più social. Non stupisce dunque che alcuni governi e leader mondiali stiano cercando di interagire con i cittadini anche su Snapchat, l’app diventata celebre per i messaggi che si autodistruggono dopo un certo periodo di tempo. Secondo un’indagine realizzata da Twiplomacy, sito dedicato alla diplomazia digitale, dalla Casa Bianca al presidente francese François Hollande al Parlamento europeo gli esperimenti di leader e istituzioni sulla piattaforma che come logo ha un fantasmino sono infatti cominciati. 

 

Questione di stile – Ma come usano la piattaforma capi di Stato e governi? La maggior parte, spiega l’indagine, sembrano consapevoli dell’età media bassa degli utenti di Snapchat e si regolano di conseguenza scegliendo argomenti e utilizzando uno stile ad hoc. La Casa Bianca, per esempio, ha dedicato molto spazio al tradizionale rotolamento delle uova di Pasqua che ogni anno si svolge nel parco della dimora presidenziale. A metà marzo invece l’account è stato messo nelle mani degli stagisti perché parlassero delle proprie attività sperando così di attrarre nuovi giovani talenti. Il Parlamento europeo, anch’esso presente sulla piattaforma, ha promosso un’iniziativa simile e, come spiega la ricerca, è solitamente particolarmente interattivo: condivide i contenuti (in gergo snap) prodotti dai seguaci ringraziandoli spesso per i contributi. 

 

Snap presidenziali – Tra i leader più attivi su Snapchat c’è il presidente argentino Mauricio Macri che ha cominciato ad utilizzare la piattaforma in occasione della recente visita nel Paese di Barack Obama creando una “storia” riguardo all’evento. Da quel momento la squadra dedicata ai social media di Macri documenta quotidianamente l’attività del capo di Stato con dietro le quinte che vanno dai video selfie sull’aereo a dettagli come gli auricolari indossati dagli addetti alla sicurezza. Anche François Hollande ha deciso che Snapchat può essere un buon veicolo per offrire una nuova prospettiva sul proprio operato. Il presidente francese, in particolare, tiene aggiornati i suoi seguaci sui suoi viaggi di lavoro, dalla Polinesia Francese all’Argentina. 

 

Una piattaforma giovane - La presenza di leader politici e istituzioni su Snapchat è un’ulteriore conferma della crescente popolarità dell’applicazione. Nata nel 2011, l’app ha già raggiunto i 100 milioni di utenti attivi giornalieri che producono quotidianamente 7 miliardi di visualizzazioni di video (contro, per dare un’idea, gli 8 miliardi di Facebook che però ha 15 volte più iscritti). A utilizzare la piattaforma sono soprattutto i giovani. Secondo la stessa Snapchat, negli Stati Uniti il 60% dei frequentatori della piattaforma ha meno di 24 anni. Di questi, quasi un quarto ha un’età inferiore a 18 anni e quindi al momento non va a votare, ma domani lo farà. Meglio – pensano i politici più previdenti – iniziare a interagire con questi ragazzi il prima possibile.  

 

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